29 May, 2011

550 Euro Per Morire.

Se siete Fulltimers o anche solo Viaggiatori vi potrebbe venire la tentazione di firmare una polizza assicurativa di "Copertura Sanitaria Estero" nel caso vi troviate al di fuori dell'Europa o dei paesi "Convenzionati con L'Europa". Pensateci, non 10 ma 100 volte. E questo vale in generale per ogni contratto che vorreste sottoscrivere con una Banca o con una Compagnia Assicurativa, due categorie di aziende particolarmente voraci (non solo in Italia) di cui avremo modo di parlare più dettagliatemente in seguito e per le quali non esiste proverbio più azzeccato del noto "Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio". Intanto il governo italiano stabilisce che nei paesi "Non Convenzionati" si ha comunque diritto ad un rimborso anche se posticipato: I cittadini italiani che si recano per motivi di lavoro o con borsa di studio o per altri motivi specificati nel Dpr 618 del 1980 nei Paesi al di fuori dell’Unione Europea e in cui non vigono accordi bilaterali in materia di assistenza sanitaria possono usufruire della garanzia dell'assistenza sanitaria in forma indiretta: anticipare le spese e successivamente chiedere il rimborso tramite la Rappresentanza diplomatica italiana all'estero al Ministero della Salute - Direzione Generale per i Rapporti con l'Unione Europea e per i Rapporti Internazionali Ufficio VI - Sezione distaccata c/o Ministero degli Affari Esteri. (Dalla lettura della normativa non è perfettamente chiaro se al cittadino SENZA ATTIVITA' LAVORATIVA sia comunque garantita l'assistenza sanitaria nei paesi convenzionati). Ma la cosa più importante da sapere è che il rischio che la Compagnia vi lasci al vostro destino dopo avere intascato i soldi è altissimo. Di seguito riportiamo la storia di Carlo Anselmi riportata da "Le Iene". Carlo, pace all'anima sua, è morto a Cuba in circostanze incredibili, nonostante avesse stipulato una polizza di copertura sanitaria straordinaria di 550 Euro con una nota ed importante compagnia assicurativa italiana. Sotto troverete il Video. Qui di seguito è la lista dei Paesi Extraeuropei in cui è valido il vostro tesserino sanitario italiano (Purché pare, si dimostri una attività lavorativa). In tutti i paesi Europei ovviamente è valido senza alcuna condizione.

ARGENTINA
AUSTRALIA
BRASILE
CAPOVERDE
VATICANO
CROAZIA
SAN MARINO
PRINCIPATO DI MONACO
MACEDONIA
SERBIA
BOSNIA
MONTENEGRO
SVIZZERA
TUNISIA

21 May, 2011

Manca L'Acqua ? Non è Colpa Vostra.

Quante volte avete letto sui giornali o sentito alla televisione che le risorse idriche si stanno esaurendo, che siete tutti degli spreconi, che dovreste chiudere il rubinetto quando lavate i denti e anche quando vi insaponate sotto la doccia, perché il vostro comportamento irresponsabile sta mettendo a repentaglio la vita del nostro pianeta. Tutto vero. Peccato che manca, non a caso, un particolare. Dico, non a caso, perché fa parte del programma del Sistema Globale quello di installare continui sensi di colpa nel cittadino. Il senso di colpa genera depressione, la depressione spinge all'acquisto, le vendite aumentano e con esse i profitti. Ricordatevi sempre che non esiste un "mercato", un' entità astratta che agisce regolando la vita degli uomini. Le società sono così perché qualcuno vuole che siano così.
Ma torniamo all'acqua e al piccolo "particolare mancante" che i media un po' sbadati si dimenticano di comunicare. Il particolare è che le attività domestiche, cioè tutto quello che voi fate con l'acqua quando siete a casa, compreso lavare l'auto, dare acqua ai fiori, farvi la doccia due volte al giorno e lasciare l'insalata sotto il rubinetto a risciacquare, tutte queste benedette attività  che voi, noi, cittadini dotati di scarso senso civico abbiamo, assorbono solo l'8% dell'acqua potabile complessiva. No, non tornate indietro a rileggere, non ho dimenticato uno zero. Tutte le attività domestiche nel loro insieme assorbono l'8, solo l'8% di tutta l'acqua potabile. Non parliamo poi dei Fulltimers, che vivendo nel loro camper, di acqua ne consumano veramente pochissima. Ma allora l'altro 92% ?
Le attività industriali e manifatturiere assorbono nel mondo circa il 22% dei prelievi. L’acqua viene usata per sciogliere, trasportare, lavare, raffreddare. Per produrre un pollo surgelato si usano 26 litri di acqua, tra i 2 e i 10 sono necessari per un litro di birra, la lavorazione di un’automobile ne consuma 78.000, una tonnellata di cemento dai 160 ai 2.000 litri, un Kg. di carta 90. Il record spetta all’industria farmaceutica: per ottenere un Kg. di farmaco sono necessari in media 10.000 litri d’acqua. E ciò che è ancora più grave della quantità utilizzata è la qualità dell’acqua che viene rimessa in circolo alla fine del processo produttivo. Più dell’85% dell’acqua che viene utilizzata nell’industria ritorna in natura sotto forma di acqua inquinata da prodotti chimici e metalli pesanti. Avete mai sentito un politico o un giornalista chiedere all'industria di consumare l'acqua più razionalmente ? No, il problema siete voi quando vi lavate i denti ...
Ma il settore economico che consuma più acqua a livello mondiale è quello dell'industria agricola che utilizza circa il 70% (!!!) delle risorse idriche del pianeta. Mai visti i sistemi di irrigazione che sparano migliaia di litri di acqua anche quando piove ? Poi come sappiamo i prodotti agricoli in esubero vengono mandati al macero per mantenere sul mercato i prezzi alti ...  ma questo è un altro argomento. Voi fatevi pure la vostra doccia, e siate sereni. Se non c'è acqua non è colpa vostra. Abbiate certamente un comportamento eco-compatibile, questo è nobile ed intelligente, ma fate attenzione al finto ecologismo politico che ha il solo scopo di introdurre nei tempi a venire, tasse e profitti privati su beni di largo consumo come l'acqua con la scusa della scarsità. Occhi aperti.

Io ? Voto PBS. Uscire dalla Logica della Contrapposizione

Il PBS ovvero il Partito del Buon Senso ovviamente non esiste. Ma è quello che votiamo ogni giorno quando realizziamo le nostre azioni quotidiane. Uno step importante nella crescita del proprio benessere percepito è l'indipendenza di pensiero. Nessuno di noi è di destra o di sinistra o di centro. Noi siamo persone, individui pensanti. La gestione della società non è una partita di calcio dove si può essere Interisti o Milanisti o Laziali o Juventini o che altro. La gestione della società è una cosa estremamente seria e non ci si può permettere di pensare "per partito preso" come si suol dire. E' divertente (ma anche tragico) osservare come alcune persone esprimano dei concetti "di sinistra" per giustificare il loro voto alla destra o viceversa. In realtà questa logica della finta contrapposizione è creata ad hoc dal sistema, e i cittadini spesso e volentieri ci cascano. I politici di destra e di sinistra fingono di litigare in televisione e poi vanno a giocare a Golf insieme nel weekend. Ma non è un problema italiano. E' il "Sistema Globale" che ha creato e continua a creare anche con l'ausilio della forza militare le società in questo modo per far si che i cittadini credano di essere liberi e di scegliere autonomamente il proprio destino. Non esiste una soluzione "di destra" o "di Sinistra" ad un determinato problema. Esiste la soluzione "migliore". Punto. La soluzione migliore non ha un colore, è la migliore e basta. Facciamo un esempio. Se io chiedessi a tutti voi quale è il sistema migliore per portare un blocco di cemento di 100 Chili dal primo al secondo piano, probabilmente molti di voi mi proporrebbero diverse soluzioni. Di tutte queste soluzioni però, una sarà la migliore in assoluto, e io sceglierò quella. Non mi interessa se quella soluzione è di sinistra o di destra o di centro o di Pinco Pallino. A me interessa scegliere la soluzione migliore, ovvero quella che risolve il problema nel migliore dei modi. E badate bene, non possono esistere "Due soluzioni migliori". Sarebbe una contraddizione di termini. La soluzione migliore è sempre una, una sola. La soluzione migliore è quella dettata dal buon senso. Tornando alla politica attuale, quando andate alle urne avete la sensazione di scegliere, ma non state scegliendo un bel fico secco. Qualunque partito votiate, voi state dando il vostro voto al "Sistema Globale". Non è molto differente da quello che succede nei paesi totalitari, dove c'è un solo partito da votare. La differenza è che nel paese totalitario sei consapevole di non essere libero. Nelle nostre democrazie invece sei convinto erroneamente di poter scegliere. D'altronde, ve ne sarete accorti da soli, che ci sia al governo la sinistra o la destra, non cambia assolutamente nulla. Ed è normale che sia così perché quelle persone, quei politici, di qualunque colore essi siano, sono lì, al soldo del Sistema Globale, per far si che le cose non cambino, sono pagati per questo, perché le cose non cambino. Il sistema è organizzato minuziosamente in modo che il denaro confluisca in modo continuato ed inesorabile nelle mani di alcune famiglie. La cosa è ancora più evidente negli Stati Uniti, dove che ci siano i Repubblicani o i Democratici non cambia assolutamente nulla. La trappola in cui cadono gli elettori è quella di pensare "Forse questa volta le cose non sono cambiate perché non c'era l'uomo giusto". I partiti sanno sfruttare molto abilmente questo pensiero ed infatti regolarmente cambiano la leadership per alimentare nuovamente la speranza nell'elettore e con essa l'idea che "Questa volta sarà la volta buona" e invece tutto rimarrà come è perché è così che il Sistema Globale vuole. Ad ogni modo troverete con un po' di pazienza molte letture sull'argomento se volete approfondire. L'importante è capire il concetto dell'indipendenza di pensiero, e della logica della finta contrapposizione in cui non bisogna cascare. Allora se qualcuno vi chiede "Per chi voti ?" Rispondete "Io voto PBS, il Partito del Buon Senso".

Logo per il vostro sito.

19 May, 2011

Marocchini per caso ... Intervista Ad Eliseo Oberti

Continuano le avventure di Eliseo e Sara, la coppia Fulltimer di cui vi avevamo parlato tempo fa.
Attualmente in Spagna, a Malaga, i nostri amici hanno da poco terminato il loro passaggio in Marocco ed abbiamo colto l'occasione per una breve intervista che siamo lieti di proporvi qui su FPC.






M - Dunque Eliseo, ti sei lasciato alle spalle i colori e i profumi del Marocco.
Vogliamo parlare di questa tua esperienza ? Torniamo indietro di qualche mese e partiamo dall'inizio...

Ti sei imbarcato se non sbaglio ad Algeciras ... Hai preso il biglietto sul posto ?
Quanto è costato ? Come sono andate le formalità doganali ?
Hai dovuto produrre particolari documenti di accompagnamento per il Camper e lo Scooter o bastavano i certificati di assicurazione italiani ?

E – Si, è vero, il Marocco è alle nostre spalle dopo tre mesi vissuti intensamente e già Sara ed io ne sentiamo la nostalgia dei suoi paesaggi e della sua gente. Ci siamo imbarcati ad Algeciras acquistando un biglietto tra i più economici che è costato 180 euro (andata e ritorno per due persone e il camper). In 35 minuti di traghetto veloce eravamo già arrivati al nuovo porto di Tangeri. Le formalità burocratiche di frontiera e le code sono sempre troppe ma accettabilmente sopportabili. Per il camper la nostra assicurazione comprendeva il Marocco nella carta verde, per la Vespa abbiamo invece fatto un’assicurazione integrativa all’arrivo in Marocco del costo di 186 euro per i tre mesi di permanenza.

M - Quale è stato il primo impatto con il Marocco ? All'inizio mi sembra che ci sia stata qualche difficoltà nel trovare le aree di sosta ...

E – Il primo impatto con un nuovo paese in un nuovo continente è sempre caratterizzato da un senso di esplorazione, curiosità e prudente diffidenza. Poi in pochi giorni si comincia a capire come muoversi, quali sono le opportunità e le possibilità anche relative alle aree di sosta, ai camping e alla sosta libera.
In Marocco, un paese che abbiamo trovato quasi meglio organizzato dell’Italia dal punto di vista camperistico, e sicuramente meglio della Spagna, ci sono molte aree di parcheggio-sosta provviste di parcheggiatori autorizzati presenti 24hr su 24 dal costo di 2/3/4 euro al giorno (pura sosta e pernottamento, senza acqua ed elettricità). Ci sono poi molti campeggi, la maggior parte semplici e spartani, il cui costo va dai 6/7 euro ai 10/11, elettricità compresa. Quelli più costosi sono un po’ cari, tenuto conto del costo della vita in Marocco, per la qualità dei servizi che offrono, a parte quelli di Agadir. Ma l’enorme affluenza di francesi in camper ha fatto lievitare i prezzi anche qui.

M - E' possibile la sosta libera in Marocco ? Ovvero dormire con il camper in un semplice spiazzo o su una spiaggia come si fa ad esempio in alcune zone della Spagna o del Portogallo ?

E - La sosta libera è possibile ma da noi è stata utilizzata solo una decina di volte con una percezione di pericoli potenziali molto bassa, forse più bassa di altri paesi europei Italia compresa. L’economicità e la comodità logistica dei campeggi e dei parking-sosta ci ha quasi sempre fatto scegliere queste due opzioni.

M - Piu' scendevi verso sud e più incontravi turisti immagino ... Hai incontrato molti Fulltimers che svernavano in Marocco ? Di che nazionalità ?

E – La presenza dei camperisti in Marocco è notevole: sono migliaia e s’ incontrano quasi ovunque ma soprattutto verso il sud. La percentuale maggiore è quella dei francesi che rappresentano almeno l’80 per cento o forse più di coloro che giungono dall’Europa per svernare dai 3 mesi ai 6 mesi a queste miti latitudini. Sono quasi nella totalità pensionati che hanno ancora la propria casa ma trascorrono la stagione invernale nel clima meraviglioso che offre questo angolo d’Africa. Non sono quindi veri e proprio fulltimers, se con questa parola intendiamo quelli come noi che vivono effettivamente nel proprio camper e non hanno che questo come casa itinerante. Sara ed io ci siamo spesso sentiti come una nuova specie: non siamo né pensionati nè hippies, un’altra categoria di fulltimers abbastanza presente in Marocco, ma che utilizza vecchi mezzi di trasporto, riadattati e spesso obsoleti, molto riconoscibili e fruitori totali della sosta libera.
Oltre ai francesi è presente una buona percentuale di camperisti tedeschi ed italiani che si incontrano soprattutto nelle calde aree balneari di Agadir, Oualidia e sparsi lungo i campeggi della costa atlantica. Generalmente sono pensionati che vengono da molti anni in Marocco per svernare e si fermano a lungo in pochi luoghi. Seguono percentuali più piccole di olandesi, svedesi, inglesi, svizzeri in quantità di gran lunga inferiore.

M - Descrivimi il Clima invernale del Marocco ...

E – Durante il periodo che va dal 1 febbraio al 30 aprile abbiamo riscontrato un clima ideale: non freddo e non caldo, con temperature medie intorno a 20 gradi di giorno, caratterizzate da giornate di sole e cieli limpidi e tersi. Durante le prime settimane abbiamo dovuto utilizzare saltuariamente il riscaldamento al risveglio mattutino quando la temperatura scendeva a 12/15 gradi all’interno del camper in quanto l’escursione termica tra il giorno e la notte è notevole. Nelle ultime settimane le medie si erano alzate di diversi gradi.

M - Parliamo ora dei Marocchini. Pregi e difetti ...

E – La gente del Marocco è generalmente meravigliosa, amichevole, gentile, disponibile, disinteressata ma ci sono eccezioni nella direzione opposta. I bambini sono sorridenti e salutano ad ogni angolo spesso disinteressatamente ma troppo spesso nella speranza di ricevere regali, caramelle, penne stilografiche ed altro. Abbiamo seguito il consiglio delle autorità di non cadere troppo in questa falsa generosità: i bambini che ricevono doni e regali sono spinti a rimanere lungo le strade anziché a frequentare le scuole.
La parte peggiore del Marocco s’incontra soprattutto nelle medine e nei souq delle città più contaminate dal turismo di massa (Fez e Marrakech più di tutte) dove le guide non ufficiali, i commercianti, i procacciatori d’affari sono realmente fastidiosi, molesti e aggressivi. Tuttavia non rappresentano il vero cuore del popolo marocchino costituito da gente aperta e generosa. Noi abbiamo avuto anche la fortuna di fare amicizia con alcuni di loro, entrare nelle loro case e sperimentare direttamente la vera ospitalità e l’amicizia disinteressata che sanno offrire.

M - E il Cibo ... ? Cosa ti è piaciuto e cosa invece hai detestato ...

E – Abbiamo apprezzato sia la qualità che l’economicità del cibo marocchino, sia nei ristoranti semplici che negli ancor più economici luoghi dove si mangia in strada. Le tajine berbere, piatti tipici fatti di verdure e carne, il couscus, gli spiedini di carne, sono stati da noi gustati in ogni angolo del Marocco cucinati nei molteplici modi possibili a seconda delle zone in cui ci trovavamo. Una cucina forse non varia e multiforme come la nostra ma gustosa e insaporita dalle molte spezie utilizzate.

M - Quale parte del Marocco ti ha più affascinato ? Cosa altro ti ha affascinato ?

E – Ogni luogo ha la sua bellezza. Noi abbiamo amato i paesaggi della rocciosa Valle del Dràa e le sue oasi, quelli della Valle di Amelm con i colori di Tafraoute, la valle e i dirupi della Gola del Dadés, l’incontaminata Valle di Ait Bougomez, le silenziose dune del deserto nei pressi di Merzouga, gli angoli preziosi respirati in città come Fés, Marrakech, Rabat, Casablanca (la sua moschea maestosa), Meknés, Ouarzazate, Essouira, Sidi Ifni, El Jadida, Larache, Asilah, Tangeri e Chefchaouen che è tra le nostre preferite. Sicuramente dimentichiamo qualcosa. Ciò che colpisce è la grande varietà e differenza dei paesaggi che il Marocco offre: dalle colline verdi e rotondeggianti del nord, ai deserti, dalle onde dell’oceano Atlantico con le migliaia di spiagge e di coste deserte e incontaminate, alle valli interne dai colori del pianeta punteggiati dalle oasi e dai palmeti, dalle spettacolari cascate (prima fra tutte quelle d’Ouzoud nei pressi di Marrakech) all’azzurro delle coste mediterranee, dai monti dell’alto Atlante coperte di neve ai colori delle sue città.

M - Quale parte invece avresti evitato volentieri ...

E – Tutto ciò che abbiamo scelto di visitare ci è piaciuto. Quest’anno abbiamo decisoo di non spingerci più a sud di Sidi Ifni, dove il paesaggio pare si faccia più monotono e dove si spingono solo coloro che vengano maggiormente attratti dal caldo, dal sole, dalle spiagge e dalla pesca. Ma non escludiamo di andarci nel prossimo futuro.

M - C'e stato qualche momento di paura ? Problemi di sicurezza ?

E – Niente da segnalare a parte quanto abbiamo già detto relativamente ai fastidi incontrati nelle medine e nei souk, specie a Fes. Pericoli reali non direi, piuttosto fastidi e molestie. Qulche problema di blocco del camper nella sabbia a Merzouga per un nostro errore di percorso: prontamente aiutati (per qualche euro) da un turbinio di ragazzi. Come abbiamo già accennato la percezione di rischio e pericolo è stata minima, addirittura inferiore a certi luoghi dell’Europa e dell’Italia. La polizia è sempre disponibile e rispettosa del turista, una fonte d’ingresso economico notevole per il paese. E questo il re del Marocco lo sa bene. L’ordine è "Non infastidire, non molestare, non perseguitare il camperista". Non siamo mai stati fermati nei molti posti di blocco che s’ incontrano durante il viaggio in tutto il Marocco.
Fortunatamente abbiamo evitato l’attentato che a Marakech ha recentemente provocato la morte di 17 persone (tutti stranieri) e il ferimento di altri. Ma questi sono episodi isolati e infrequenti che accadano in molti angoli del pianeta. A differenza di altri paesi islamici del nordafrica, il Marocco per ora è un paese moderato, tranquillo e sicuro il cui governo cerca di attuare riforme graduali anche sull’onda di quanto sta accadendo negli paesi più colpiti dalla violenza delle rivoluzioni come la Libia, l’Egitto, la Tunisia e l’Algeria.

M - Se tu dovessi tornare in Marocco, quali oggetti a cui non avevi pensato porteresti questa volta con te ?

E – A causa della mancanza di reperibilità di gas GPL per rifornire le nostre bombole (ma si trova propano di non alta qualità e le relative bombole) abbiamo optato per acquistare un fornello elettrico e un termoventilatore come alternative utili. In futuro ci porteremo un pneumatico di scorta per la Vespa (non se ne trovano in Marocco).

M - Quanto costa vivere in Marocco per un Fulltimer ? Fammi qualche esempio ... Cibo, Carburante, Oggetti di uso comune ...

E – I costi sono inferiori a quelli europei ed italiani. Si può mangiare in due con una cifra che va da 4/5 euro a 10 a seconda della qualità del ristorante. Il cibo nei grandi supermercati – presenti solo nelle grandi città – costa mediamante un 10/20 per cento in meno e quello nei mercati costa la metà o anche meno.
Il gasolio costa 0,66 euro al litro, e tutto il resto ha costi umani che non ti fanno sentire derubato come spesso succede ad ognuno di noi alle prese con gli acquisti dalle nostre parti. Chiaramente nei souq e nelle medine è d’obbligo trattare i prezzi con gli abili commercianti, scendendo di molto rispetto alla richiesta iniziale.

M - Ai nostri amici Fulltimer che volessero passare tutto l'inverno in Marocco, quali Aree o Campeggi suggeriresti e perché ?

E – Per quanto riguarda le aree-parking-sosta e pernottamento a pagamento (senza acqua ed elettricità) noi ricordiamo (senza voler fare riferimenti precisi) quelle incontrate nelle zone di Asilah, Essaouira, Oualidia e per quanto riguarda i campeggi ricordiamo Larache, Marrakech, Fez, Chefchaouen, El Jadida, Agadir, Tafroute, Zagora, Merzouga e molte altri luoghi dove il rapporto qualità-prezzo è ragionevole. In rete si trovano molte informazioni dai molti viaggiatori che raccontano le loro esperienze ed esiste in commercio anche un libretto in francese con l’elenco di tutti i campeggi presenti in Marocco.

M - Hai qualche altro consiglio particolare da dare a chi volesse soggiornare in Camper in Marocco ?

E – Il consiglio è quello di non aver alcun timore: in Marocco si trova praticamente di tutto e non c’è alcuna ragione di aver timore di andarci come molti ancora hanno. Ma non diciamolo troppo in giro perché oltre all’invasione dei francesi (facilitati dalla lingua) non vorremmo trovarci il prossimo anno anche un’invasione di italiani (già presenti in discreta percentuale)…. J
A parte gli scherzi, il Marocco è un meraviglioso e fruibilissimo paese dove soggiornare, vivere e viaggiare in camper.

M - Grazie Eliseo per il tuo contributo, un grande in bocca al lupo per il proseguimento del tuo viaggio e a risentirci presto.

11 May, 2011

Scegliere il Camper: Tutte le Tipologie

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Il Campervan

Re incontrastato di questa categoria è il Volkswagen California, seguito a ruota dal Mercedes Marco Polo. La caratteristica peculiare di questi mezzi è quella di mantenere una altezza inferiore ai 2 Metri in modo da poter entrare nei box per le auto o nei parcheggi sotterranei. Per ottenere ciò si usa un tetto a soffietto che si apre solo quando necessario. Si usano insomma come una vettura monovolume, con il vantaggio di avere un letto e una cucina. A dispetto delle dimensioni limitate sono mezzi piuttosto costosi (costano di più di un camper classico). Poiché non dispongono del bagno/doccia, possono essere usati solo appoggiandosi ad un campeggio. Il tipico acquirente di questi mezzi è il professionista che durante le lunghe trasferte voglia un mezzo dove poter dormire e farsi uno spuntino comodamente, magari nelle aree autostradali, senza appoggiarsi ad un albergo.
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Il Furgonato (o Camper Puro)

E' il classico furgone, solitamente un Fiat Ducato, allestito in modo completo con bagno e doccia riscaldata. (Nella foto l'Hymer Car 322). Una volta veniva allestito solo dagli artigiani, oggi si trova già pronto e prodotto dalle maggiori industrie del settore. La lunghezza tipica è 6 Metri e l'altezza intorno ai 2,70 Metri. I furgonati sono mezzi completi ed autonomi. Lo spazio è adatto ad una coppia giovane + un bambino. I Vantaggi rispetto ai camper classici sono dati dalla larghezza ridotta che permette di entrare anche nelle strade strette, dalla migliore aerodinamica che consente consumi ridotti e velocità di crociera interessanti (120/130 Km/h), da una maggiore sicurezza passiva in caso di impatto, da una migliore guidabilità in generale. Questi mezzi sono più discreti e attirano meno l'attenzione rispetto ai camper tradizionali. Migliori quindi per chi usa fare campeggio libero.  Un altro vantaggio di questi mezzi è che molti modelli montano di serie il riscaldamento a Gasolio invece del più comune riscaldamento a Gas. Il riscaldamento a Gasolio (Tipicamente Webasto) funziona "succhiando" il gasolio dal serbatoio del Furgone. Poiché il gasolio è reperibile presso qualsiasi distributore, anche in paesi poco sviluppati, questo tipo di riscaldemento è adatto a chi usa il camper per lunghe permanenze o in modo continuativo come i Fulltimers. Le bombole del Gas, in questo caso vengono usate solo per cucinare e per il funzionamento del frigorifero, e quindi durano molto piu' al lungo, rendendo molto più sporadica la ricerca delle bombole di ricambio, non sempre facilmente reperibili, specialmente in alcune nazioni. Per contro, la lamiera assorbe il calore molto di più dei materiali compositi e quindi questi mezzi tendono ad essere molto più caldi in estate rispetto ai camper tradizionali. Sono quindi sconsigliati se passate le estati in zone molto calde. I modelli più economici partono da circa 33.000 Euro. La scelta è ampia. Essendo per questa tipologia di camper molto importante la coibentazione, suggeriamo di orientarsi verso i produttori tedeschi che notoriamente adottano un isolamento termico migliore. (Hymer, Knaus, Euramobil, Tec, Burstner etc..).
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Il Furgonato Alto (Ma Corto ...)

Categoria di nicchia, il cui più degno rappresentante è il Westfalia Nugget. E' una categoria a torto non troppo diffusa. In realtà è molto interessante e si propone di mantenere la lunghezza al di sotto dei 6 Metri per poter consentirte di parcheggiare in città negli stessi parcheggi destinati alle auto. Il modello più corto riece a scendere addirittura a soli 4,86 Metri di lunghezza ... (Meno di alcune auto Station Wagon !) Per fare questo è stato rialzato esageratamente il tetto ed il letto invece di essere posizionato in coda come nel Furgonato classico, viene posto in alto (sopra la testa per intenderci) e si raggiunge con una scaletta. Anche gli altri spazi ne beneficiano: la cucina e il bagno sono più spaziosi rispetto al Furgonato classico. Ovviamente tutto ha un prezzo, e in questo caso a pagarne il prezzo sono la guidabilità e l'aerodinamica. Siamo di fronte ad un mezzo corto, stretto e molto alto, quindi anche molto sensibile ai forti venti laterali. Tuttavia questa categoria rimane la scelta migliore per la coppia o il singolo che prediligono nei loro viaggi la visita e la sosta nelle città.
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Il Profilato

E' L'"Entry level" dei campers. (Nella foto un modello della Sunlight) Con prezzi base a partire da 29.000 Euro questa categoria è senza dubbio la più interessante per chi guarda al prezzo. La disposizione interna è simile a quella del Furgonato con il classico letto fisso in coda. Il Camper è formato da un Telaio che mantiene solo la cabina del Furgone originale. Sul telaio viene poi montato e connesso un vano in materiale composito. Anche se sono disponibile lunghezze a partire da 6 Metri, in genere chi acquista questo mezzo sceglie lunghezze piuttosto generose, intorno ai 7 Metri. L'areodinamica resta buona, e aumenta lo spazio soprattutto in Larghezza. E' la scelta più gettonata dalla coppia pensionata che non necessita più né di molti posti letto, né di un mezzo particolarmente maneggevole in quanto la vacanza è orientata al riposo e non alla visita delle città.
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Il Mansardato

In Italia, dove l'equipaggio è spesso composto da molte persone, è la categoria che riscuote maggior successo, all'estero invece è andato un pò in disuso. (Nella foto il Roller Team Pegaso). E' la categoria che unisce un prezzo abbordabile alla maggior disponibilità di posti letto (Fino a 7). La lunghezza tipica è intorno ai 6,70 Metri. E' il mezzo consigliato alla famiglia con figli e suoceri al seguito. Alla grande disponibilità di posti letto si contrappongono alcuni difetti da considerare. I mansardati sono mezzi molto alti che a volte non riescono neppure a passare sotto le tettoie di alcuni distributori di benzina. Sono a rischio di toccare balconate particolarmente sporgenti o di rimanere incastrati in qualche paesino arroccato provenzale e sono poco aerodinamici. Ciò comporta un forte consumo di carburante e una velocità di crociera in genere non superiore ai 90 Km/h, che può disturbare in caso di spostamenti molto lunghi. Le persone più anziane inoltre trovano difficoltà nel salire a dormire nella mansarda. Sono anche mezzi molto sensibili ai forti venti laterali. Sono da consigliare a chi ama usare il camper in compagnia e non si muove troppo ma tende ad una vacanza stanziale o con spostamenti brevi.
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Il Mansardato Corto


Categoria di nicchia dominata dall'Euramobil Terrestra 530MS, un camper veramente particolare. Dotato di una mansarda a dir poco gigantesca (si può dormire in tre persone) è un mansardato in cui lo spazio non è stato concepito per avere un equipaggio numeroso, ma per dare il massimo comfort ad una semplice coppia. Quindi  cucina di tipo casalingo, bagno e doccia molto grandi, isolamento degno di una vacanza in Siberia, doppio pianale che trasforma tutto il pavimento del camper in un enorme gavone di stoccaggio. E dulcis in fundo un lunghezza totale sotto i 6 metri, esattamente 5,65 che vi garantisce la possibilità di parcheggiare in città. Un camper perfetto per la coppia Fulltimer che paga però il prezzo di una altezza esagerata. E' il camper ideale per chi voglia vivere permanentemente nel camper e anche visitare e parcheggiare in città (ma non nei paesini della Provenza a causa della larghezza e dell'altezza). Sconsigliato anche ai viaggiatori "veloci" a causa della scarsa aerodinamica. In questo caso meglio andare su un Furgonato Classico o un Profilato.
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Il Profilato a Letto Basculante


E' il trend del momento. Inventato ed introdotto un paio di anni fa dalla tedesca Burstner con il modello denominato Ixeo, è una sorta di ibrido che cerca di unire i vantaggi aerodinamici del profilato con la disponibilità di posti letto del mansardato. Come potete notare dalla foto, è come se la mansarda fosse stata arretrata ed invece di essere posizionata sopra la cabina di guida, rimane sopra la parte centrale del veicolo consentendo di dare al veicolo un profilo molto più aerodinamico a tutto vantaggio della velocità e dei consumi. Per non disturbare il passaggio delle persone il letto scorre verticalmente e durante il giorno si può lasciare incollato al soffitto per poi farlo discendere solo quando serve. Ovviamente sono presenti in coda un altro letto matrimoniale o due letti a castello a scelta. Dopo il boom riscosso da questo modello della Burstner, anche gli altri produttori hanno messo in catalogo un mezzo di questo tipo. Prezzi nella media.
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L' Integrale


Il termine integrale che identifica questa categoria (Nella foto il Burstner Aviano) non si riferisce ovviamente alla trazione ma alla carrozzeria che viene completamente e appunto "integralmente" rifatta dal costruttore. Del mezzo originale (ad esempio il Fiat Ducato) vengono mantenute solo le strutture del telaio ed il motore. Lo scopo di questo enorme lavoro è di "allargare" anche la cabina di guida portandola alla stessa larghezza del vano e creando quindi un effetto di continuità. Sono mezzi solitamente lussuosi con un prezzo di base piuttosto elevato. Hanno successo sopratutto in Francia. La maggior larghezza in cabina crea uno spazio interessante per la zona giorno, una volta girati i sedili verso l'interno. A dispetto della loro imponenza sono in realtà mezzi con una buona aerodinamica, e nemmeno troppo lunghi a parità di spazio interno. Tra i difetti ci sono una maggiore dispersione del calore a causa della grandi vetrate anteriori che li rende inadatti ai soggiorni al freddo, l'assenza dello sportello del passeggero e una posizione esageratamente arretrata del guidatore rispetto alla parte frontale del veicolo che limità la visibilità dei dettagli vicini al camper e può mettere in difficoltà. Adatti a persone con buona esperienza di guida, si possono tuttavia  ancora condurre con la semplice patente B dell'auto.

CONTINUA .....