19 May, 2011

Marocchini per caso ... Intervista Ad Eliseo Oberti

Continuano le avventure di Eliseo e Sara, la coppia Fulltimer di cui vi avevamo parlato tempo fa.
Attualmente in Spagna, a Malaga, i nostri amici hanno da poco terminato il loro passaggio in Marocco ed abbiamo colto l'occasione per una breve intervista che siamo lieti di proporvi qui su FPC.






M - Dunque Eliseo, ti sei lasciato alle spalle i colori e i profumi del Marocco.
Vogliamo parlare di questa tua esperienza ? Torniamo indietro di qualche mese e partiamo dall'inizio...

Ti sei imbarcato se non sbaglio ad Algeciras ... Hai preso il biglietto sul posto ?
Quanto è costato ? Come sono andate le formalità doganali ?
Hai dovuto produrre particolari documenti di accompagnamento per il Camper e lo Scooter o bastavano i certificati di assicurazione italiani ?

E – Si, è vero, il Marocco è alle nostre spalle dopo tre mesi vissuti intensamente e già Sara ed io ne sentiamo la nostalgia dei suoi paesaggi e della sua gente. Ci siamo imbarcati ad Algeciras acquistando un biglietto tra i più economici che è costato 180 euro (andata e ritorno per due persone e il camper). In 35 minuti di traghetto veloce eravamo già arrivati al nuovo porto di Tangeri. Le formalità burocratiche di frontiera e le code sono sempre troppe ma accettabilmente sopportabili. Per il camper la nostra assicurazione comprendeva il Marocco nella carta verde, per la Vespa abbiamo invece fatto un’assicurazione integrativa all’arrivo in Marocco del costo di 186 euro per i tre mesi di permanenza.

M - Quale è stato il primo impatto con il Marocco ? All'inizio mi sembra che ci sia stata qualche difficoltà nel trovare le aree di sosta ...

E – Il primo impatto con un nuovo paese in un nuovo continente è sempre caratterizzato da un senso di esplorazione, curiosità e prudente diffidenza. Poi in pochi giorni si comincia a capire come muoversi, quali sono le opportunità e le possibilità anche relative alle aree di sosta, ai camping e alla sosta libera.
In Marocco, un paese che abbiamo trovato quasi meglio organizzato dell’Italia dal punto di vista camperistico, e sicuramente meglio della Spagna, ci sono molte aree di parcheggio-sosta provviste di parcheggiatori autorizzati presenti 24hr su 24 dal costo di 2/3/4 euro al giorno (pura sosta e pernottamento, senza acqua ed elettricità). Ci sono poi molti campeggi, la maggior parte semplici e spartani, il cui costo va dai 6/7 euro ai 10/11, elettricità compresa. Quelli più costosi sono un po’ cari, tenuto conto del costo della vita in Marocco, per la qualità dei servizi che offrono, a parte quelli di Agadir. Ma l’enorme affluenza di francesi in camper ha fatto lievitare i prezzi anche qui.

M - E' possibile la sosta libera in Marocco ? Ovvero dormire con il camper in un semplice spiazzo o su una spiaggia come si fa ad esempio in alcune zone della Spagna o del Portogallo ?

E - La sosta libera è possibile ma da noi è stata utilizzata solo una decina di volte con una percezione di pericoli potenziali molto bassa, forse più bassa di altri paesi europei Italia compresa. L’economicità e la comodità logistica dei campeggi e dei parking-sosta ci ha quasi sempre fatto scegliere queste due opzioni.

M - Piu' scendevi verso sud e più incontravi turisti immagino ... Hai incontrato molti Fulltimers che svernavano in Marocco ? Di che nazionalità ?

E – La presenza dei camperisti in Marocco è notevole: sono migliaia e s’ incontrano quasi ovunque ma soprattutto verso il sud. La percentuale maggiore è quella dei francesi che rappresentano almeno l’80 per cento o forse più di coloro che giungono dall’Europa per svernare dai 3 mesi ai 6 mesi a queste miti latitudini. Sono quasi nella totalità pensionati che hanno ancora la propria casa ma trascorrono la stagione invernale nel clima meraviglioso che offre questo angolo d’Africa. Non sono quindi veri e proprio fulltimers, se con questa parola intendiamo quelli come noi che vivono effettivamente nel proprio camper e non hanno che questo come casa itinerante. Sara ed io ci siamo spesso sentiti come una nuova specie: non siamo né pensionati nè hippies, un’altra categoria di fulltimers abbastanza presente in Marocco, ma che utilizza vecchi mezzi di trasporto, riadattati e spesso obsoleti, molto riconoscibili e fruitori totali della sosta libera.
Oltre ai francesi è presente una buona percentuale di camperisti tedeschi ed italiani che si incontrano soprattutto nelle calde aree balneari di Agadir, Oualidia e sparsi lungo i campeggi della costa atlantica. Generalmente sono pensionati che vengono da molti anni in Marocco per svernare e si fermano a lungo in pochi luoghi. Seguono percentuali più piccole di olandesi, svedesi, inglesi, svizzeri in quantità di gran lunga inferiore.

M - Descrivimi il Clima invernale del Marocco ...

E – Durante il periodo che va dal 1 febbraio al 30 aprile abbiamo riscontrato un clima ideale: non freddo e non caldo, con temperature medie intorno a 20 gradi di giorno, caratterizzate da giornate di sole e cieli limpidi e tersi. Durante le prime settimane abbiamo dovuto utilizzare saltuariamente il riscaldamento al risveglio mattutino quando la temperatura scendeva a 12/15 gradi all’interno del camper in quanto l’escursione termica tra il giorno e la notte è notevole. Nelle ultime settimane le medie si erano alzate di diversi gradi.

M - Parliamo ora dei Marocchini. Pregi e difetti ...

E – La gente del Marocco è generalmente meravigliosa, amichevole, gentile, disponibile, disinteressata ma ci sono eccezioni nella direzione opposta. I bambini sono sorridenti e salutano ad ogni angolo spesso disinteressatamente ma troppo spesso nella speranza di ricevere regali, caramelle, penne stilografiche ed altro. Abbiamo seguito il consiglio delle autorità di non cadere troppo in questa falsa generosità: i bambini che ricevono doni e regali sono spinti a rimanere lungo le strade anziché a frequentare le scuole.
La parte peggiore del Marocco s’incontra soprattutto nelle medine e nei souq delle città più contaminate dal turismo di massa (Fez e Marrakech più di tutte) dove le guide non ufficiali, i commercianti, i procacciatori d’affari sono realmente fastidiosi, molesti e aggressivi. Tuttavia non rappresentano il vero cuore del popolo marocchino costituito da gente aperta e generosa. Noi abbiamo avuto anche la fortuna di fare amicizia con alcuni di loro, entrare nelle loro case e sperimentare direttamente la vera ospitalità e l’amicizia disinteressata che sanno offrire.

M - E il Cibo ... ? Cosa ti è piaciuto e cosa invece hai detestato ...

E – Abbiamo apprezzato sia la qualità che l’economicità del cibo marocchino, sia nei ristoranti semplici che negli ancor più economici luoghi dove si mangia in strada. Le tajine berbere, piatti tipici fatti di verdure e carne, il couscus, gli spiedini di carne, sono stati da noi gustati in ogni angolo del Marocco cucinati nei molteplici modi possibili a seconda delle zone in cui ci trovavamo. Una cucina forse non varia e multiforme come la nostra ma gustosa e insaporita dalle molte spezie utilizzate.

M - Quale parte del Marocco ti ha più affascinato ? Cosa altro ti ha affascinato ?

E – Ogni luogo ha la sua bellezza. Noi abbiamo amato i paesaggi della rocciosa Valle del Dràa e le sue oasi, quelli della Valle di Amelm con i colori di Tafraoute, la valle e i dirupi della Gola del Dadés, l’incontaminata Valle di Ait Bougomez, le silenziose dune del deserto nei pressi di Merzouga, gli angoli preziosi respirati in città come Fés, Marrakech, Rabat, Casablanca (la sua moschea maestosa), Meknés, Ouarzazate, Essouira, Sidi Ifni, El Jadida, Larache, Asilah, Tangeri e Chefchaouen che è tra le nostre preferite. Sicuramente dimentichiamo qualcosa. Ciò che colpisce è la grande varietà e differenza dei paesaggi che il Marocco offre: dalle colline verdi e rotondeggianti del nord, ai deserti, dalle onde dell’oceano Atlantico con le migliaia di spiagge e di coste deserte e incontaminate, alle valli interne dai colori del pianeta punteggiati dalle oasi e dai palmeti, dalle spettacolari cascate (prima fra tutte quelle d’Ouzoud nei pressi di Marrakech) all’azzurro delle coste mediterranee, dai monti dell’alto Atlante coperte di neve ai colori delle sue città.

M - Quale parte invece avresti evitato volentieri ...

E – Tutto ciò che abbiamo scelto di visitare ci è piaciuto. Quest’anno abbiamo decisoo di non spingerci più a sud di Sidi Ifni, dove il paesaggio pare si faccia più monotono e dove si spingono solo coloro che vengano maggiormente attratti dal caldo, dal sole, dalle spiagge e dalla pesca. Ma non escludiamo di andarci nel prossimo futuro.

M - C'e stato qualche momento di paura ? Problemi di sicurezza ?

E – Niente da segnalare a parte quanto abbiamo già detto relativamente ai fastidi incontrati nelle medine e nei souk, specie a Fes. Pericoli reali non direi, piuttosto fastidi e molestie. Qulche problema di blocco del camper nella sabbia a Merzouga per un nostro errore di percorso: prontamente aiutati (per qualche euro) da un turbinio di ragazzi. Come abbiamo già accennato la percezione di rischio e pericolo è stata minima, addirittura inferiore a certi luoghi dell’Europa e dell’Italia. La polizia è sempre disponibile e rispettosa del turista, una fonte d’ingresso economico notevole per il paese. E questo il re del Marocco lo sa bene. L’ordine è "Non infastidire, non molestare, non perseguitare il camperista". Non siamo mai stati fermati nei molti posti di blocco che s’ incontrano durante il viaggio in tutto il Marocco.
Fortunatamente abbiamo evitato l’attentato che a Marakech ha recentemente provocato la morte di 17 persone (tutti stranieri) e il ferimento di altri. Ma questi sono episodi isolati e infrequenti che accadano in molti angoli del pianeta. A differenza di altri paesi islamici del nordafrica, il Marocco per ora è un paese moderato, tranquillo e sicuro il cui governo cerca di attuare riforme graduali anche sull’onda di quanto sta accadendo negli paesi più colpiti dalla violenza delle rivoluzioni come la Libia, l’Egitto, la Tunisia e l’Algeria.

M - Se tu dovessi tornare in Marocco, quali oggetti a cui non avevi pensato porteresti questa volta con te ?

E – A causa della mancanza di reperibilità di gas GPL per rifornire le nostre bombole (ma si trova propano di non alta qualità e le relative bombole) abbiamo optato per acquistare un fornello elettrico e un termoventilatore come alternative utili. In futuro ci porteremo un pneumatico di scorta per la Vespa (non se ne trovano in Marocco).

M - Quanto costa vivere in Marocco per un Fulltimer ? Fammi qualche esempio ... Cibo, Carburante, Oggetti di uso comune ...

E – I costi sono inferiori a quelli europei ed italiani. Si può mangiare in due con una cifra che va da 4/5 euro a 10 a seconda della qualità del ristorante. Il cibo nei grandi supermercati – presenti solo nelle grandi città – costa mediamante un 10/20 per cento in meno e quello nei mercati costa la metà o anche meno.
Il gasolio costa 0,66 euro al litro, e tutto il resto ha costi umani che non ti fanno sentire derubato come spesso succede ad ognuno di noi alle prese con gli acquisti dalle nostre parti. Chiaramente nei souq e nelle medine è d’obbligo trattare i prezzi con gli abili commercianti, scendendo di molto rispetto alla richiesta iniziale.

M - Ai nostri amici Fulltimer che volessero passare tutto l'inverno in Marocco, quali Aree o Campeggi suggeriresti e perché ?

E – Per quanto riguarda le aree-parking-sosta e pernottamento a pagamento (senza acqua ed elettricità) noi ricordiamo (senza voler fare riferimenti precisi) quelle incontrate nelle zone di Asilah, Essaouira, Oualidia e per quanto riguarda i campeggi ricordiamo Larache, Marrakech, Fez, Chefchaouen, El Jadida, Agadir, Tafroute, Zagora, Merzouga e molte altri luoghi dove il rapporto qualità-prezzo è ragionevole. In rete si trovano molte informazioni dai molti viaggiatori che raccontano le loro esperienze ed esiste in commercio anche un libretto in francese con l’elenco di tutti i campeggi presenti in Marocco.

M - Hai qualche altro consiglio particolare da dare a chi volesse soggiornare in Camper in Marocco ?

E – Il consiglio è quello di non aver alcun timore: in Marocco si trova praticamente di tutto e non c’è alcuna ragione di aver timore di andarci come molti ancora hanno. Ma non diciamolo troppo in giro perché oltre all’invasione dei francesi (facilitati dalla lingua) non vorremmo trovarci il prossimo anno anche un’invasione di italiani (già presenti in discreta percentuale)…. J
A parte gli scherzi, il Marocco è un meraviglioso e fruibilissimo paese dove soggiornare, vivere e viaggiare in camper.

M - Grazie Eliseo per il tuo contributo, un grande in bocca al lupo per il proseguimento del tuo viaggio e a risentirci presto.

1 comment:

  1. Grazie a Marco Pelizza per seguirci sempre con interesse e simpatia! Con l'occasione ci permettiamo di ricordare i links in rete collegati alla nostra esperienza di viaggio e alle altre nostre attività:

    Gentleman gipsy – Nomade e gentiluomo
    http://gentlemangipsy.blogspot.com/

    La pittura
    http://eliseooberti.blogspot.com/

    I libri
    http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=3605

    Le foto
    http://eliseoobertifotopopart.blogspot.com/

    Contatti:
    email: ilvagabondo62@yahoo.it
    Facebook
    http://www.facebook.com/eliseo.oberti

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