22 September, 2012

I Meccanismi della Manipolazione Mentale

Tempo fa parlammo del "software" che ci è stato inserito nella mente fin dalla nostra nascita, una serie di istruzioni, informazioni e convinzioni preconfezionate che sentiamo come "nostre" come frutto di un nostro ragionamento ma in realtà ci sono state inoculate in mala fede con il preciso scopo di incanalarci verso una certa direzione. Mi accorsi per la prima volta di avere questo "software" innestato nella mente la prima volta che feci un viaggio negli Stati Uniti. Quando scesi dall'aereo e cominciai a girare per le strade mi accorsi che quello che vedevo intorno a me era assolutamente diverso da quello che mi ero immaginato e di cui ero assolutamente convinto. Insomma, nella mia mente gli Stati Uniti dovevano essere in un certo modo, con le automobili squadrate e lunghe, gli uomini vestiti con jeans, giacca e cappello da cow boy, le donne bellissime e sexy. Quello che mi trovavo davanti era invece completamente diverso. Non più bello o più brutto, ma semplicemente diverso, totalmente diverso. Cosi' mi fermai a riflettere e chiesi a mé stesso da dove nascesse la convinzione che gli Stati Uniti dovessero essere in un certo modo. La risposta era semplice: Dalla Fiction. Le centinaia di Film e Telefilm ambientati negli USA che avevo guardato nel corso della mia esistenza avevano creato dentro la mia mente una immagine che avevo finito per considerare "reale", dimenticandomi che un Film è una bugia, una ricostruzione, una illusione. Ma come diceva qualcuno, una bugia ripetuta all'infinito diventa una verità. E cosi' realizzai che se non fossi mai andato personalmente negli Stati Uniti, nella mia mente sarebbe rimasta per sempre una immagine falsa che io invece consideravo vera. Così, continuando mel mio ragionamento, pensai a chissa quante altre informazioni nella mia mente erano false, ma non avrei mai avuto  il tempo di verificarle e avrei continuato a considerarle vere ... Quelllo fu per me il momento del "Deja Vu" il momento in cui la macchina (il mio cervello) si rese conto per la prima volta della presenza di un "software"condizionante. Adesso vi farò un esempio per farvi capire come siamo condizionati da informazioni false. Se vi chiedessi se siete in grado di descrivermi come avviene una operazione chirurgica in un ospedale, la maggior parte di voi mi risponderebbe affermativamente, di avere un'idea di come avviene una operazione chirurgica. E invece vi sbagliate perche quasi nessuno di voi ha mai assistito personalmente ad una operazione chirurgica. Quello che avete nella mente è una serie di immagini mescolate di Film o Documentari di quello che avviene in una sala operatoria, ma non immagini reali, perché a meno che non siate medici, è improbabile che abbiate mai assistito personalmente ad una operazione chirurgica. Applicate questo ragionamento a qualsiasi cosa, a qualsiasi argomento e vi renderete conto che la realtà, o meglio ciò che avete nella mente che considerate realtà è soltanto un'insieme di immagini ricostruite, false, diffuse con lo scopo di trasmettervi una finta realtà preconfezionata. Pensate ad esempio alla guerra. A meno che non siate soldati, la vostra idea della guerra è un minestrone di immagini tratte dai telegiornali ed altre tratte dalla Fiction. Tutta roba creata, mixata, montata in studio. Ed anche quandanche foi foste soldati, avreste un'idea reale soltanto di quello che avviene nel vostro campo d'azione, mentre quello che avviene nella "stanza dei bottoni" dove i mandanti della Guerra prendono le decisioni, lo immaginereste prendendo a prestito le immagini che avete visto in qualche Film. Potremmo affermare quindi che poiché non disponiamo del tempo necessario per verificare di persona la maggior parte delle informazioni che riceviamo, ne consegue che l'80 o 90% di quello che crediamo di sapere è in realtà falso. E' una verità scomoda da accettare, direi addirittura sconvolgente, ma è così. Ed è necessario passare attraverso lo smarrimento  per giungere alla liberazione. Nel momento in cui vi accorgete del vostro "Software" e tentate di cancellarlo, siete come un computer a cui viene formattato il disco rigido, siete "persi", smarriti, senza linee guida, senza sistema operativo. Ma riuscirete a resistere perché il vostro Bios, le istruzioni di base della vita non si perdono mai. Sono il vostro "core", la vostra anima, la vostra essenza primordiale, chiamatela come volete. Liberati del software ed in contatto con la vostra essenza sarete pronti per la "rinascita". Nell'interessante documentario di un'ora che vi propongo oggi, Alan Watt spiega nel dettaglio i meccanismi della manipolazione mentale. Da non perdere. Il documentario è sottotitolato in italiano.


15 September, 2012

Backpacker ... :-)


IPSE DIXIT - Alexis De Tocqueville

Può accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro – In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell’abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare. Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri. Se poi un individuo abile ed ambizioso, riesce ad impadronirsi del potere, in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po’ (o finga) di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l’ordine anzitutto ! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell’ordine, è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all’altro può presentarsi l’uomo destinato ad asservirla.  Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei suoi affari privati, i più piccoli partiti possono impadronirsi dei loro diritti. Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo, delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio, di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un popolo.

Alexis De Tocqueville

06 September, 2012

Il Punto di Rottura

Tutti gli oggetti hanno un punto di rottura, un punto oltre il quale non si può andare. L'oggetto resiste, resiste, resiste a tensioni infinite, eppure quel giorno applichi uno spolvero di forza in più, e l'oggetto si rompe. E non torna più come prima. E' accaduto qualcosa di irreversibile. Anche le persone hanno un punto di rottura. Un momento in cui passano dalla PRESUNZIONE che qualcosa non va, alla CONSAPEVOLEZZA che qualcosa non va. E' un processo da quale non si torna indietro, perché in quell' istante preciso in cui passiamo dalla presunzione alla consapevolezza, un meccanismo lento ma inesorabile si mette in moto e non possiamo più fermarlo. Quando questi punti di rottura sono numerosi e simultanei ci troviamo di fronte ad una rivoluzione. E' un meccanismo di autodifesa della società. Chi sta sopra, i Signori del mondo, conoscono molto bene questo meccanismo e infatti sfruttano una nostra qualità, che però in questo caso diventa un difetto: La Flessibilità. I Signori sanno che se loro infilano un coltello nella carne solo pochi millimetri, e poi lasciano rimarginare la ferita, la vittima si calmerà e loro potranno infilarlo ancora altri pochi millimetri e così via sino alla completa introduzione della lama. E' cosi' che sono riusciti a farci accettare cose che non avremmo mai accettato normalmente. Pensate alle privatizzazioni. Pensateci bene. Ma come abbiamo potuto accettarle ? Ora ci siamo talmente abituati che quando arriverà l'ultima, la più terribile, l'arma letale, ovvero la privatizzazione dell'acqua potabile, (In realtà in Giappone si è già andati oltre e c'è la distribuzione lungo i marciapedi di Ossigeno a pagamento) probabilmente dopo qualche flebile protesta accetteremo anche quella. Siamo talmente abituati a farci frustare, che una frustata in più non ci fa più effetto, perché siamo devitalizzati, incapaci di reagire, convinti che il governo, sia un entità esterna del quale avere timore e non una organizzazione pagata da noi, e quindi al nostro servizio come è nella realtà.

Vi racconto un po' come è andata la privatizzazione della telefonia. La SIP l'azienda di Stato, aveva speso milioni e milioni delle nostre amate lire per costruire tutte le infrastrutture (cablaggi, megacentrali etc..) che servivano a costruire la spina dorsale della comunicazione del paese. L'azienda era pubblica e nonostante i costi enormi di gestione era in attivo, ossia riusciva persino a guadagnare. Ora, pensateci bene, quando una azienda pubblica guadagna, voi cittadini state guadagnando perché l'azienda è pubblica e quindi quel denaro entra nelle casse dello Stato che sono le vostre casse. Voi pagavate la bolletta alla SIP e quei soldi entravano nelle casse dello Stato che quindi  poteva poi usare quei soldi per servizi pubblici e tutto quanto serviva. Insomma quando voi pagavate una bolletta alla SIP, stavate pagando una bolletta a voi stessi. Non è importante ora stabilire se fosse più cara o meno cara della bolletta che pagate ora. E' importante capire che quei soldi che voi spendevate per la bolletta vi rientravano poi sotto forma di altri servizi. Oggi pagate una bolletta a Cececom, o Infobill o Cicitu o Quaraquaqua, e dove finiscono i vostri soldi ? Sui conti correnti di qualcuno che neanche conoscete. Lo capite dove sta l'inganno ? Ma torniamo a monte. La SIP esisteva, e funzionava bene. Ad un certo punto la tecnologia fa passi da gigante e abbatte completamente i costi di manutenzione. Dalle grandi centrali con megavalvoloni che richiedevano un sacco di lavoro, si passa a minischede elettroniche grandi come un fazzoletto che costano uno sputo e gestiscono milioni di numeri telefonici. In quel momento la SIP abbattendo enormemente i costi avrebbe cominciato a fare profitti da capogiro che sarebbero entrati nelle casse dello Stato, oppure essendo una azienda di stato avrebbe potuto scelto di diminuire drasticamente il costo delle bollette telefoniche. In entrambi i casi voi cittadini ci avreste guadagnato (Meno tasse, o Bollette meno salate). Qualcuno però che sempre sorveglia queste cose e fiuta gli affari si presenta alla SIP e dice sostanzialmente: "Adesso che c'è da guadagnare, il business lo voglio fare io". Insomma quando la VOSTRA azienda avrebbe cominciato a guadagnare fior di soldoni, qualcuno l'ha ceduta ai privati. Così ha sempre funzionato e così continuerà a funzionare. Vi siete, ci siamo, fatti fregare.
Insisto sulle privatizzazioni perché c'è ancora molta gente che non ha capito bene di cosa si tratti. E' come se voi abitate in un condominio che ha un grande orto dal quale prendete in vostri ortaggi ed ad un certo punto l'amministratore del condominio (Il politico) vi dice: Sapete ? Smettiamola di occuparci del nostro orto, io HO UN AMICO che può fare questo lavoro per noi. Lui si prende il nostro orto e poi passa una volta alla settimana E CI VENDE gli ortaggi. Avete capito ? Ecco tutti quegli AMICI, sono quelli a cui voi adesso pagate le vostre bollette. Le Privatizzazioni sono degli Stupri di massa, e noi abbiamo accettato di farci stuprare perché tutto è avvenuto gradualmente, quasi senza che ce ne accorgessimo. (Ci sarebbe da parlare anche dei pedaggi autostradali, altro scandalo, e dell'industria farmaceutica privata ma rimandiamo ad un post specifico).

Si parlava del Punto di Rottura. Un giorno a Fidel Castro chiesero che conclusioni aveva potuto trarre dopo tutti questi anni di "Esperimento Socialista". E lui rispose più o meno che aveva capito una cosa molto importante. Piu o meno la risposta fu questa: Ho capito in questi lunghi anni che c'è una parte della popolzione, forse il 10%, forse anche di più, che non si accontenta di avere come gli altri, vuole avere di più. Sono individui che non accettano di essere uguali agli altri. Non è per questioni di merito, o perché effettivamente fanno di più degli altri, semplicemente ritengono di avere più diritti degli altri. Sono individui da tenere sotto controllo."  Ora, io non so come definire queste persone, Avidi ? Prepotenti ? però tutti noi nel corso della nostra vita li abbiamo incontrati. La prima persona che mi viene in mente ed è un semplice esempio è una signora in un palazzo dove abitavo che parcheggiava la sua auto di fronte al portone di ingresso, dove le altre auto facevano manovra. Disturbava terribilmente perché costringeva tutti i condomini a manovre estenuanti pur di riuscire ad uscire. Il Parcheggio a disposizione era solo ad una quarantina di metri ma lei imperterrita parcheggiava per comodità di fronte al portone per evitare di camminare quei quaranta metri come facevano invece educatametne tutti gli altri condomini. Non c'è mai stato verso di farle cambiare idea. Riunioni condominiali, intimazioni, diffide, .. Per un pò si adeguava e dopo un mese riprendeva a metterla davanti al portone. Non era una persona facoltosa o con una professione particolarmente importante, del resto non sarebbe cambiato nulla, si sarebbe dovuta adeguare comunque. Però non lo faceva e non lo ha mai fatto. Questo è un esempio preso dalla mia vita reale. Questa è la tipologia di persona descritta da Fidel Castro. Ora, fino a quando queste persone sono delle vicine di casa che parcheggiano male l'auto, la cosa ha delle conseguenze ancora limitate. Il problema è che queste persone esistono in tutti gli ambienti ed in tutti gli ambiti e quindi anche dove non dovrebbero essere. Nei luoghi di potere. Anzi, proprio a causa della loro determinazione, e della loro idea malata di avere più diritti degli altri, queste persone finiscono spesso con l'accumulare potere e decidere le sorti delle altre persone. Tempo fa uscì un interessante documentario che sosteneva proprio questa tesi. Ovvero che i Signori del mondo, quelli che hanno inventato ed organizzato il capitalismo, che comprano i politici e che hanno ridotto il pianeta nello stato in cui è adesso, altro non sono che degli psicopatici, non molto differenti da quegli individui che dipendono dal gioco d'azzardo. Ritengono di avere più diritti degli altri, e mai sazi di potere e di denaro continuano ad agire in modo da accrescere senpre di più il gap, la distanza di potere tra loro e chi sta sotto di loro. Non c'è logica, ecco perché non la si trova. Così come non c'è logica nel dipendente da gioco d'azzardo. E' un comportamento compulsivo che non risponde a nessuna logica.

Questo tipo di individui esiste anche nel mondo animale. Molti etologi hanno osservato in diverse specie individui estremamente prepotenti che tendono ad accaparrarsi la maggior quantità possibile di cibo e di potere sul gruppo. Dal punto di vista evolutivo questi individui, riuscendo ad accoppiarsi più degli altri, rischierebbero di rendere la specie sempre più aggressiva. Ecco che però, e qui torniamo al punto da cui siamo partiti, la società animale ha anch'essa un Punto di Rottura. Ad un certo punto gli individui "calmi" del gruppo, che fino a quel momento accettavano la situazione, improvvisamente si organizzano e con dei veri e propri "blitz" attaccano gli individui prepotenti e con scontri anche violenti li allontanano definitivamente.

C'e sempre un Punto di Rottura. Negli oggetti, negli animali, nell'uomo.

24 August, 2012

Vivere Senza Soldi

E' possibile vivere senza alcun introito o riserva di denaro ? Insomma, è possibile vivere senza soldi ?
Heidemarie Schwermer lo ha fatto, con tutti i limiti che questa scelta radicale comporta. Di seguito il filmato completo di 50 minuti nella versione italiana che illustra la sua storia.

Questo documentario ha suscitato in rete reazioni opposte. Per alcuni, Marie sarebbe un'opportunista che usa il denaro degli altri per vivere. Altri invece sostengono che Marie usa il "Baratto" ovvero aiuta alcune persone in cambio di vitto e alloggio, un modo onesto di sopravvivere. Quale è il vostro punto di vista ?



10 August, 2012

Cina, Giappone e Italia

Angela Terzani, compagna del defunto Tiziano, e come il marito grande esperta di Asia, rilascia questa intervista dove focalizza i problemi della gioventù Italiana, passando prima da una analisi comparativa tra la società Cinese e Giapponese.


12 July, 2012

Il Business del Cancro

Un documentario di circa due ore che rivela i meccanismi perversi che stanno alla base della cura del cancro e della medicina in generale. Da non perdere. Le parti in inglese sono sottotitolate in italiano.




05 July, 2012

Vivere In Hotel


Qualche giorno fa abbiamo parlato dei "Retirement Hotels", ovvero quella nuova forma di alloggio che va incontro alle richieste dei moderni pensionati. Ma c'è un altra categoria di persone che si sta interessando a questo tipo di vita. Tempo fa ebbi una delle tante discussioni che nascono tra viaggiatori, quando ci si incontra casualmente e ci si scambiano dapprima le informazioni sul luogo dove ci si trova e poi ci si lascia andare a tematiche più ampie. Di solito prima o poi arriva la fatidica domanda: L'hai trovato ? Il Posto ... Quel posto ... Quello che cercano tutti ... Insomma ... Il Posto Perfetto ... L'hai trovato. ? Devo dire che io parto un pò scettico, nel senso che dopo aver viaggiato parecchio, ho sempre avuto la sensazione che il Mediterraneo nel bene e nel male, sia un posto non perfetto, ma sicuramente molto bello. Mi piace. E forse per questa ragione mi sono incamminato sul sentiero dei Fulltimers. Tuttavia, come in tutte le cose, resta sempre un dubbio, ti lasci sempre una porta aperta, chissà ... E così, non manco mai di fare questa domanda, in particolare ai viaggiatori tosti, quelli che hanno viaggiato più di me e hanno girato il mondo in lungo e in largo. Il tipo mi rispose più o meno così: Sai cosa ho capito ? Che il Paradiso in terra non esiste. O meglio esiste ma quando ci stai a lungo, anche il posto più bello diventa banale, scontato. (Su questa affermazione ritorneremo in un apposito post). Sono stato in tutto il Sudamerica, nelle più belle isole del Pacifico, ma dopo qualche mese quando passa l'eccitazione, vuoi partire ancora. Vuoi vedere altre cose, vuoi conoscere altre persone. Credo che faccia parte dell'uomo. Siamo attirati dalla scoperta. Così io ho trovato la mia ricetta. Mi fermo dai 3 ai 6 mesi in ogni posto senza più cercare di rimanerci. Perché il posto perfetto non è un luogo ma è il viaggio stesso. Poi dopo un po' di tempo puoi ritornare nei posti dove sei già stato e ritrovare i tuoi amici. Ma è importante muoversi e rinnovare costantemente il proprio orizzonte. Per me funziona così.
Non gli chiesi come sopravviveva. In fondo è una domanda anche un po' indiscreta. Ognuno sopravvive nei modi che gli sono più consoni. E comunque gli italiani rispetto agli altri viaggiatori hanno una grande fortuna. Quasi tutti hanno una casa di proprietà che in genere danno in affitto e con l'affitto riescono bene o male a viaggiare in modo quasi permanente. La maggior parte dei viaggiatori usa questo metodo. Ad ogni modo questo lunghissmo preambolo era per introdurre un'altra categoria di persone interessata a vivere in hotel. Una soluzione interessante ed anche economica. Affittando un appartamento infatti dovrete pagare poi a parte, le bollette di acqua, energia elettrica, gas, Internet e Tv via cavo. In un Hotel avete tutte queste voci comprese nella retta mensile. Fatevi due conti e vedrete che alla fine conviene. Inoltre vi evitate la noia di sottoscrivere e disdire tutti i contratti per le utenze, ed in genere avete dei servizi supplementari che in un appartamento non avete come la piscina, a volte la palestra, ed una reception giorno e notte che può chiamare per voi un medico se ne avete bisogno. Insomma vivere in hotel non è piû un lusso, ma una opportunità da considerare seriamente. Di seguito vi segnaliamo qualche Hotel dove poter vivere. I prezzi sono relativi ad una camera singola con bagno privato ed internet wireless compreso nel prezzo.


Ambient Pension - Brazov - Romania - € 300 Mensili
Riad Rahba Guest House - Marrakech - Marocco - € 300 Mensili
Hotel Mermoz - Saint Louis - Senegal - € 450 Mensili
Andes House Inn - Arequipa - Peru - € 280 Mensili
Hostal Blue House - Quito - Ecuador - € 350 Mensili
Baolong Homelike Hotel - Shanghai - Cina - € 400 Mensili
Golden City Hotel - Jaisalmer - India - € 280 Mensili
Nugasewana Eden - Tangalle - Sri Lanka - € 400 Mensili
Same Same Guest House - Chiang Mai - Thailand - € 280 Mensili
Puri Bunga Resort - Bali - Indonesia - € 400 Mensili
Aroma Daily Guest House - Siem Reap - Cambogia - € 200 Mensili


04 July, 2012

Sparire Per Sempre

Bell'articolo quello uscito in questi giorni su Voglio Vivere Cosi. Grazie Alessandro. L'articolo riporta 8 luoghi dove nascondersi se si vuole sparire per sempre e sottrarsi dalla comunità. Troverete il Link in fondo all'articolo. Anche se molta gente è portata a pensare che chi voglia sparire dal mondo siano persone che hanno problemi con la giustizia, la realtà  di solito è molto più banale. Il tipico esempio di persona che sparisce senza lasciare più traccia è l'uomo mediamente benestante incastrato da qualche donna molto accorta che sfruttando le leggi vigenti si fa "accidentalmente ..." ingravidare per poi recarsi immediatamente da un buon avvocato e farsi pagare gli alimenti praticamente a vita. Il povero malcapitato viene solitamente distrutto finanziariamente. Tempo fa un documentario svizzero fece luce su questo fenomeno sempre più diffuso degli uomini costretti a vite miserabili per poter pagare superalimenti a moglie e figli nati a causa di pillole anticoncezionali stranamente non funzionanti. Persino i giudici interpellati si erano mostrati molto sensibili al problema riscontrando però una impossibilità di agire diversamente dovendo applicare le leggi e i parametri vigenti. Si potrebbe aprire qui un discorso molto lungo e delicato sul perché la politica abbia cercato negli ultimi decenni di conquistare l'elettorato femminile a colpi di leggi ad misuram, ma non è il tema che stiamo trattando. Ci basti sapere che oggi la donna può decidere di tenere il bambino nonostante l'opposizione del partner, salvo poi far ricadere tutti i costi (spesso volutamente gonfiati da un buon avvocato) sul malcapitato che in buona fede ha creduto che la sua partner prendesse un anticoncezionale, oppure ha lasciato tracce del suo seme "incustodite" per qualche minuto. Ma torniamo a noi. L'unica scappatoia che hanno questi uomini è quella di sparire per sempre. A me questo articolo ha ricordato due cose.

La prima è l'iniziativa di Umberto Gallini. Lo ricordate ? Gallini aprì a Milano diversi anni fa "L'Alleanza per l'Espatrio Felice". In pratica un ufficio dove aiutava le persone, dietro compenso, a sparire completamente dalla circolazione. Fu un vero boom. Ne parlò anche il Corriere. Di lui non si seppe più nulla. Probabilmente dopo avere aiutato molti suoi connazionali, fece tesoro delle sue informazioni e sparì lui stesso ...

L'altra vicenda che mi sono ricordato è quella, finita anch'essa su tutti i giornali anni fa, del tipo che si finge morto annegato. E' passato molto tempo e quindi i dettagli potrebbero essere inesatti. La barca viene ritrovata vuota e l'uomo dato per disperso. La moglie vive come una vedova per cinque anni in attesa che la legge stabilisca la morte presunta ed incassa successivamente il risarcimento assicurativo della polizza sulla vita del marito. Poi sparisce. Bene sembrerebbe una storia finita e invece succede l'incredibile. Dopo una decina d'anni un giornalista italiano è in vacanza su un atollo sperduto dell'oceano indiano e vede un connazionale che vive con la moglie su quell'isola e la cui faccia gli ricorda qualcuno. Dove l'ho visto, Dove l'ho visto questo tipo ? Torna a casa, e non si da pace. Comincia a cercare fra tutti gli articoli di giornale e alla fine lo trova. E' il tipo morto anni prima. Ora io non so se questo giornalista abbia avuto un conflitto interiore o meno. Avrebbe potuto anche stare zitto. Ma ovviamente si trattava di una truffa di un miliardo di lire ad una assicurazione. Insomma, scrupoli o no, andò alla polizia e rivelò tutto, e il tipo finì malamente la sua avventura illegale. Che dire ? Mah ... non saprei. A voi l'ardua sentenza. Ad ogni modo con un po' di pazienza e conoscendo l'inglese, potete trovare in rete alcuni siti che spiegano nei dettagli come cambiare identità in modo che il vostro nome sparisca per sempre. Ammesso che vogliate farlo. Per il momento cominciate a leggere i suggerimenti sui luoghi ideali dove scappare di Voglio Vivere Così.

03 July, 2012

Retirement Hotel: Il Business del Futuro

Per la verità questo business è "del futuro" solo in Italia perché in altri paesi è una realtà già da tempo. 30 anni fa vidi negli Stati Uniti, in particolare in Florida, decine di questi Hotel, Resorts e Villaggi per pensionati dove addirittura i bambini non sono ammessi neanche come visitatori, con tanto di cartello ammonitore, per non disturbare la quiete dei clienti anziani. All'epoca non ci feci molto caso, in parte perché ero giovane e mi sentivo distante dai problemi della terza età e in parte perché lo considerai, a torto un di quei fenomeni anericani che in Europa non attecchiscono. Mi sbagliavo, perché da molti anni frequento la Spagna dove, specialmente  in Andalusia, queste realtà esistono, anche se ovviamente adattate ai gusti europei. La questione è molto semplice, con l'invecchiamento della popolazione si è creato un vero esercito di milioni di pensionati che sopratutto dal Nord Europa, scendono lungo le coste mediterranee in cerca di un luogo dove terminare la loro esistenza in tranquillità, coadiuvati da un clima più piacevole e benefico per la salute. Se fino a qualche decennio fa questi pensionati propendevano per l'acquisto di un appartamento, successivamente con la fine del mattone-rifugio (Investire in Immobili è divenuto oramai poco conveniente) e con lo spauracchio di nuove tasse sulla proprietà si sono convertiti dapprima al semplice affitto di un alloggio e successivamente alla ricerca di un servizio che unisse l'indipendenza dell'appartamento al comfort di un Hotel, che si rivela indispensabile soprattutto con l'avanzare della vecchiaia, quando diventa pesante dover badare alle pulizie, al cambio delle lenzuola e a cucinare tutti i giorni. Di fronte a questa esigenza ecco nascere sopratutto in Spagna i "Retirement Hotels" che assumono diversi nomi a seconda delle tipologie a volte "Park Home", a volte "Residence" o semplicemente "Village". Spesso queste strutture viste da fuori, non si distinguono da una normale struttura alberghiera. La differenza sta nelle camere, che sono leggermente più ampie e dotate di un angolo cottura, e nelle tariffe che sono espresse in prezzi mensili e non giornalieri. Alcune strutture sono divise a metà con una parte riservata ai turisti normali ed una parte riservata ai clienti permanenti o semipermanenti. Quando frequentai la Spagna la prima volta in Inverno fui colpito nel vedere tutti questi pensionati e queste strutture ricettive piene nonostante fossimo assolutamente fuori stagione. Decisi così, per un confronto, uno degli inverni successivi, (anzi due inverni per il giro completo) di percorrere tutta la costa meridionale italiana,  partendo dal Sud della Campania, Basilicata, Calabria Tirrenica, risalendo poi per la Calabria Ionica, scendendo in Puglia e risalendo poi lungo la Costa Adriatica. La realtà fu sconcertante. Nella maggior parte degli Hotel, quei pochi che trovavo aperti, ero il solo cliente, al massimo ce n'era era un altro. Insomma due sole camere occupate per l'intero Hotel. Eppure passavo da luoghi stupendi, con un mare decisamente più bello di quello della Costa del Sol. Anche il clima poteva assolutamente competere con la Spagna. Ricordo un giorno in particolare, a pranzo su una terrazza di fronte a Tropea, il termometro segnava ben 18 gradi. Eravamo in dicembre e per curiosità andai in Internet e guardai la temperatura a Malaga: 16 gradi. Inoltre mangiavo ogni giorno cibo squisito, sempre diverso e di qualità assolutamente incomparabile con il cibo spagnolo che pure amo molto ma che tende ad essere un poco ripetitivo rispetto a quello italiano. Dunque mi chiesi, perché qui non c'è nessuno, non c'è anima viva per migliaia di chilometri e in Spagna è pieno di pensionati ? Nemmeno la distanza è una scusa perché per i tedeschi credo sia addirittura più veloce scendere nel Sud Italia che andare in Spagna. Però tutti vanno in Spagna. Accennai la questione con i vari gestori degli Hotel dove pernottavo e mi resi conto che mi guardavano con grande perplessità ... Non riuscivano nemmeno ad immaginare che potessero esserci migliaia di pensionati disposti a riempire il loro Albergo durante l'inverno o addirittura in modo permanente. Mi ascoltavano come se la Spagna fosse per loro una sorta di luogo alieno, distante anni luce dove queste cose possono succedere, ma non qui, sulla terra, qui queste cose non succedono. Feci loro presente che eravamo in pieno Inverno e che anche se il prezzo della loro camera era inferiore a quello normale, era comunque un prezzo giornaliero. Avrebbero dovuto proporre dei prezzi mensili per fare arrivare i pensionati Inglesi e Tedeschi. Mi fermai quando ebbi la sensazione che stavano per chiamare l'ospedale psichiatrico ... In fondo non era un mio problema. Avevano l'Hotel vuoto, dovevano comunque pagare il personale ... contenti loro .... Sono certo comunque che tra le nuove generazioni di imprenditori ci sarebbe maggiore attenzione ad una strategia di accoglienza che potrebbe dare una boccata d'ossigeno all'economia del Suditalia. Il potenziale c'è. Ma vediamo di fare qualche conto in tasca. E lo faccio anche per quei ragazzi che mi scrivono che vogliono cambiare vita e che pensano di aprire un Bed and Breakfast tradizionale. Pensate ad un Retirement Hotel invece. Un mio conoscente sta costruendo proprio in questo periodo un Retirement Hotel in Thailandia. Secondo me non c'è bisongo di andare così lontano. Nel Sud d'Italia si acquistano o si affittano immobili adatti per pochi soldi. Gli Hotel italiani sul mare per turisti lavorano da metà giugno a metà settembre. In sostanza tre mesi. Di questi tre mesi solo da metà luglio a metà agosto possono richiedere una cifra molto alta gli altri due mesi le tariffe sono ridotte. Il resto dell'anno l'Hotel è sostanzialmente vuoto. Dividendo per 12 la cifra che una stanza rende in un anno solare si ha il rendimento mensile di una stanza. In un Retirement Hotel la stanza è occupata tutto l'anno con una rendita che va da 400 Euro a 1000 Euro mensili per stanza a seconda del servizio offerto (Senza Ristorazione, Con Mezza Pensione o Pensione Completa). Anche un normale Hotel può essere adattato a Retirement Hotel con poca spesa. Nelle stanze più grandi è sufficiente aggiungere un angolo cottura. Quelle più piccole vanno unite due a due creando una zona notte e una zona giorno con angolo cottura. Sarebbe importante anche avere una stanza comune per la ginnastica mattutina degli anziani. Vediamo in sintesi i vantaggi di un Retirement Hotel rispetto ad un Hotel Tradizionale:

- Maggiore Efficienza (Le stanze sono occupate sempre e tutto l'anno).
- Migliore Gestione del Personale.
- I Clienti hanno una pensione garantita e quindi non risentono delle Crisi economiche come i Turisti.
- I Clienti pensionati hanno meno esigenze rispetto ai clienti tradizionali.
- I Clienti pensionati creano meno danni rispetto ai clienti tradizionali (Bambini)
- E' possibile estendere i servizi offerti attraverso collaborazioni e abbonamenti con palestre, centri fisioterapici, servizi ristorazione che possono a loro volta contare su una clientela fissa e non occasionale.

Facciamo un esempio di prezzi per un servizio senza ristorazione:

Il cliente deve garantire almeno 3 mesi di permanenza. In caso di soggiorno più corto pagherà comunque il minimo dei tre mesi.

- Programma "Short Retirement"  - 3 mesi  (dal 1 Dicembre al 28/29 Febbraio) = 600 Euro mensili
- Programma "Medium Retirement" - 6 mesi (dal 1 Ottobre al 31 marzo) = 500 Euro Mensili
- Programma "Full Retirement" - Soggiorno Permanente = 400 Euro mensili

I prezzi sono per persona singola, per una coppia non saranno ovviamente raddoppiati ma solo aumentati del 20%. A parte andrà calcolata la mezza o la pensione completa.

A proposito, esiste naturalmente anche la versione per i "Fulltimers" di questa soluzione. Negli Stati Uniti ci sono veri a propri villaggi costruiti ad hoc per chi vive permanentemente nel camper. Per il momento in Spagna ci sono solo campeggi che offrono prezzi speciali ribassati anche del 70% per chi si ferma almeno un mese. Solitamente un mese di piazzola, con elettricità compresa costa circa 300 Euro. Tuttavia in questi campeggi sono ancora mescolati i camperisti turisti ed i Fulltimers. Anche in questo caso a volte la convivenza non è facile. Il Turista cerca il casino, il Fulltimer cerca la pace .... A quando un vero Fulltimers Village ?




25 June, 2012

Le Troppe Alternative Confondono L'Uomo

Una delle cose che mi hanno sempre intrigato è cercare di scoprire la ragione per cui in alcuni paesi come il Brasile o le Filippine per citarne solo un paio, generalmente poveri e pieni di problemi, anche violenti per certi versi, le persone appaiono molto felici, mentre nei paesi occidentali la gente è più triste, depressa, e i tassi di suicidio sono i più alti al mondo. Sarebbe troppo semplicistico dire che tanto più i paesi sono poveri, tanto più la gente è felice, perché in realtà non è così. Ci sono anche paesi poveri dove la popolazione tende ad essere triste e depressa, come ad esempio alcuni paesi dell'Est. Quindi la discriminante non è esattamente il denaro, e nemmeno il clima, anche se questi due fattori in qualche modo sembrano entrare in gioco.  Potremmo affermare infatti che in un paese dove l'economia non è troppo sviluppata e il clima consente una maggiore vita all'aria aperta, ci sono maggiori probabilità di essere felici. Tuttavia questi due fattori, da soli non spiegano tutto. Ancora oggi non è ben chiaro cosa renda felici alcune popolazioni più di altre. Avremo modo di approfondire questo argomento in un altro post. Ad ogni modo Giuseppe Tornatore prova a dare una risposta in quel capolavoro della storia del cinema che è "La Leggenda del Pianista Sull'Oceano" tratto dal testo "Novecento" di Alessandro Baricco. Il film si presta a differenti letture, e ad ogni visione si colgono nuovi  particolari e significati. Ho voluto postare qui sotto una sequenza memorabile, il monologo del pianista "novecento" che spiega al suo migliore amico perché preferisce restare sulla nave e morire piuttosto che scendere e vivere sulla terraferma, a New York, che è metafora della vita moderna, un luogo che offre una serie infinita di possibilità tra le quali è impossibile scegliere, una infinita tastiera che solo Dio può suonare. "Come puoi scegliere una donna, una casa, un paesaggio o anche solo il modo in cui morire in mezzo a tante possibilità ? " In un mondo, quello occidentale, che apparentemente offre possibilità e distrazioni infinite, l'uomo si sente perso e finisce per non scegliere nulla. Non perdetevi questa perla del Cinema. Un grazie a Tornatore per queste grandi emozioni che ci sa regalare.


Qui sotto, l'indimenticabile colonna sonora del film, di Ennio Morricone.


13 June, 2012

Fotocamere: Meglio Con le Batterie AA

Ricorderete il caso di quella famosissima azienda produttrice di elettronica che citata in giudizio dai consumatori americani è stata costretta a pagare un cospicuo risarcimento in quanto scoperta a produrre appositamente batterie per i propri gadget che si esaurivano quasi "magicamente" dopo il termine della garanzia, costringendo di fatto l'utente a comprare il nuovo modello di mp3 player. Il problema è probabilmente molto più esteso di quello che sembra. Lo abbiamo sperimentato tutti, Il nostro cellulare che va ancora benissimo "va cambiato" perché la batteria non si ricarica più ed in commercio  non si trova più la batteria di ricambio. E' una straragemma messo in atto dalle aziende per obbligare i consumatori a comprare continuamente i nuovi modelli. Il problema riguarda ovviamente anche le fotocamere che utilizzano le apposite betterie piatte dedicate. Dopo un anno o al massimo due anni le batterie non si ricaricano più. Se poi, come capita, quando non usate la fotocamera, lasciate la batteria scarica per due o tre mesi, ecco fatto ! La batteria è morta ! 
Fortunatamente per noi, anche se non tutti lo sanno, esistono in commercio alcuni modelli di fotocamera che utilizzano le comunissime batterie AA, quelle che trovate anche dal tabaccaio. Il vantaggio è enorme perché potete usare sia le batterie AA ricaricabili, (comprandone un paio in più da tenere in tasca già cariche evitando quindi di rimanere a metà giornata con la batteria scarica),  ma anche in caso di emergenza le AA usa e getta che potrete reperire in un qualsiasi chiosco qualora rimaneste "a secco" con tutto il vostro kit di batterie. Inoltre il formato AA sarà sempre disponibile e quindi non avrete mai il problema di dover gettare la vostra fotocamera perché la batteria non viene più prodotta. (Di solito dopo un paio di anni ...) . Altro vantaggio delle fotocamere che usano batteria AA è il prezzo, generalmente inferiore a parità di prestazioni. Non sono molte le fotocamere in commercio che funzionano con batterie comuni ma noi le abbiamo cercate ... e scovate ! E le pubblichiamo qui per voi. (A proposito, sta per uscire un cellulare che funziona con batterie AA ed anche un Computer Tablet .... rimanete sintonizzati !) Ecco le AA Cameras più recenti:

Canon A1300 - 16 Megapixel














Nikon L810 - 16 Megapixel


Nikon L26 - 16 Megapixel















Panasonic DMC-LS5 - 14 Megapixel



27 May, 2012

Jean Beliveau - Una Passeggiata lunga 11 Anni

Il giorno del suo quarantacinquesimo compleanno jean esce di casa per una passeggiata. Tornerà 11 anni dopo, percorrendo 75.000 chilometri a piedi attraverso 64 nazioni e consumando 54 paia di scarpe. Racconta Jean: "Avevo un piccolo laboratorio dove costruivo le insegne al neon. Un giorno chiesi a me stesso cosa stavo facendo. Forse stavo semplicemente gettando via la mia vita. Stavo lavorando solo per guadagnare del denaro. Andai sul ponte di Montreal e guardando l'orizzonte capii che dovevo fare qualcosa, dovevo partire, girare il mondo per ritrovare mé stesso, per dare un senso alla mia vita. Ne parlai con mia moglie, Luce, la quale mi chiese perché proprio adesso, perché non gliene avessi mai parlato prima. Le risposi che forse avevo paura che tentasse di farmi desistere. Mi chiese se sarei tornato a casa qualche volta durante il viaggio ma gli risposi che non avrebbe avuto senso, però avrebbe potuto raggiungermi di tanto in tanto nel luogo in cui mi trovavo. Sapevo di rischiare veramente tanto. Mia moglie mi avrebbe potuto lasciare e invece mi disse - Ok se è questo che vuoi, proviamo, io ti aiuterò -. Tutte le persone intorno a noi la criticarono dicendole che io ero solo un egoista e la lasciavo da sola a badare a sé stessa ed ai figli che comunque erano già grandi. Ma mia moglie non li ascoltò e decise di aiutarmi in questo progetto. Partii con 3.000 dollari in tasca. Sapevo che non erano sufficienti ma dissi a mé stesso - Preferisco essere mangiato dai Leoni che da questa società - E me ne andai. Alla fine spesi in tutto 50.000 dollari in 11 anni (ndr: Circa 300 Euro al mese). Gran parte di quel denaro mi è arrivato dal sacrificio di mia moglie che ha continuato a lavorare, ma anche da benefattori incontrati lungo la strada. Ho portato con me solo un piccolo carrello a tre ruote con dentro un cambio di vestiti, un sacco a pelo, una tenda, un cuscino, un kit di pronto soccorso  e un quaderno. Ho camminato mediamente 30 kilometri al giorno. La gente quando mi incontrava mi invitava a casa, mi dava da mangiare, e spesso telefonava ad altri amici 30 Kilometri più avanti perché mi opsitassero per il giorno successivo. Alcuni mi davano anche dei soldi. Ho conosciuto durante il viaggio 1.600 famiglie. Direi che un terzo delle notti le ho passate con qualche famiglia, Un terzo nei campeggi ed un terzo in locali pubblici come chiese o scuole. Ho avuto anche momenti di sconforto in cui volevo fermarmi ma mia moglie mi ha convinto a continuare. In Europa e in Giappone le persone mi trattavano come un barbone, un mendicante. Potevi percepire il loro disgusto, lo leggevi negli occhi. Ma in Sudamerica e in Africa sono sempre stato il benvenuto. In Europa quando salutavo qualcuno, mi prendeva per matto. In Algeria ho avuto un problema urinario e necessitavo di un intervento. Ho spiegato che non avevo denaro e mi hanno offerto l'ospedale e l'operazione. Anche in Iran le persone sono squisite. Mi regalavano continuamente scarpe per poter continuare il mio viaggio. La parte più dura è stata l'incontro con un Puma mentre dormivo nel sacco a pelo e l'attraversamento del deserto australiano, con 45 gradi all'ombra. Bevevo 12 litri di acqua al giorno e credevo di non farcela. Poi dopo l'australia arrivai in Nuova Zelanda dove mi offrirono il biglietto aereo che mi avrebbe riportato 11 anni dopo a casa mia, in Canada. Al mio ritorno, la vita ordinaria mi ha mandato un pò in depressione, ma adesso ho ricevuto 16 proposte editoriali per pubblicare la mia storia e sono concentrato sul mio libro che uscirà probabilmente nel 2013. Molte persone hanno criticato la mia avventura poiché non è stata accompagnata da nessuna azione umanitaria come avviene di solito in occasioni di viaggi come il mio. Ma ho sempre risposto a tutti che io non sono partito per insegnare qualcosa a qualcuno, ma per imparare. Di questo avevo bisogno. Di imparare.

25 May, 2012

Possl Roady - Incredibile ma Vero.

La Gamma 2012 della Tedesca Pössl si è arricchita di un modello che sfida le leggi della fisica. Con Il modello Roady l'azienda è riuscita infatti a rimanere entro l'incredibile soglia dei 5 Metri di lunghezza. Un risultato veramente eccezionale se si pensa che il letto matrimoniale basculante è di dimensioni generose, addirittura superiore al vostro letto di casa ovvero 200 x 170 Cm. Nella stessa categoria, i concorrenti hanno solitamente un letto più piccolo o addirittura solamente una dinette trasformabile (Ovvero i sedili che ogni notte dovete ripiegare e trasformare in letto). Rimanere sotto la soglia dei 5 Metri significa avere un mezzo che può parcheggiare nei normali posteggi riservati alle auto, e quindi significa poter dormire, volendo, anche a ridosso di quel bel monumento in centro città che avete sempre sognato di visitare, senza essere costretti a cercare ed utilizzare l'area di sosta riservata ai campers, spesso ubicata in periferia. La nostra esperienza camperistica ci ha portati ad apprezzare con il tempo le due categorie opposte di Campers. Ovvero quelli molto lunghi, 7 metri e oltre (adatti ad un uso stanziale e prolungato) e quelli molto corti come appunto questo Roady di soli 5 Metri, adatti ad un uso itinerante ed esplorativo. Le vie di mezzo, ovvero i camper intorno ai 6 metri di lunghezza non ci hanno convinto pienamente in quanto tendono a raccogliere in sé i difetti di entrambe le categorie. Sono infatti già troppo lunghi per potersi infilare agevolmente e stazionare nei centri abitati, e al tempo stesso non sono abbastanza lunghi per poter offrire quello spazio necessario ad un Fulltimer che viva permanentemente nel suo mezzo. Tanto di cappello e tanti auguri dunque a questo Roady, camper interessantissimo e degno compagno di avventure. Il marchio Possl è regolarmente importato in Italia.

16 May, 2012

Chi Realmente Governa il Mondo - I Nomi

Una conferenza in cinque parti in cui Paolo Barnard, avvalora la tesi secondo la quale i politici non hanno in realtà ormai alcun potere ed è quindi assolutamente inutile prendersela con loro. Barnard non le manda a dire, fa Nomi e Cognomi. Il Potere, quello vero, è altrove ed è lì che bisogna cambiare le cose. Da ascoltare.






11 May, 2012

Zenhabits

Leo Babauta gestisce il sito Zenhabits, un blog in lingua inglese ricco di preziosi consigli per chi abbia deciso di sposare la vita minimalista. Una sorta di "Bibbia" del minimalismo.

Costo della Vita nel Mondo

A seguito delle numerose richieste, abbiamo deciso di calcolare e pubblicare il costo della vita nei diversi paesi del mondo. Il calcolo ha preso in esame diversi parametri e tabelle presenti in rete e si riferisce al costo per una coppia (se siete singles non dimezzate ma riducete di circa il 30%) che comprende:

1) Affitto di un appartamento di circa 80 mq in zona decentrata e nella regione più conveniente di un determinato paese.

2) Bollette di Luce, Acqua e Gas

3) Cibo preparato in casa comprendente Frutta, Verdura, Uova, Carne ed Acqua Minerale.

4) Linea Internet Fissa

5) Spesa Basica per Abbigliamento

(Non è stata calcolata alcuna uscita  extra come spese per Bar, Ristorante od altro in quanto sono fortemente soggettive.)

La Classifica parte dalla nazione più economica e presenta ovviamente solo quelle nazioni che sono più economiche rispetto all'Italia. I prezzi sono espressi in Euro al mese per due persone.

- INDIA      150
- ROMANIA    190
- BOSNIA     270
- PAKISTAN   320
- MALESIA    320
- TURCHIA    340
- TAILANDIA  350
- FILIPPINE  350
- ECUADOR    370
- NIGERIA    390
- SERBIA     390
- BULGARIA   420
- POLONIA    430
- NICARAGUA  460
- ALGERIA    470
- TUNISIA    490
- PORTOGALLO 520
- SRI LANKA  550
- UNGHERIA   550
- EGITTO     550
- MAROCCO    560
- BRASILE    560
- CINA       570
- REP. CECA  600
- INDONESIA  600
- ARGENTINA  620
- SPAGNA     630
- COLOMBIA   630
- CROAZIA    630
- VIETNAM    650
- MESSICO    670
- GRECIA     720
- SICILIA (I)730



09 May, 2012

IPSE DIXIT - Osho Rajneesh

" La gente ha paura, un vero terrore di coloro che conoscono se stessi. Essi hanno un potere ben preciso, un'aura e un magnetismo, un carisma in grado di estrarre chi è giovane e vivo dalla prigionia delle tradizioni. Che sia ricco o povero, il Ribelle è un vero imperatore poiché ha spezzato le catene dei condizionamenti e delle opinioni della società repressiva. Ha dato forma a se stesso, abbracciando tutti i colori dell'arcobaleno, emergendo dall'oscurità e dalle radici informi del suo passato inconsapevole e sviluppando ali con cui volare nel cielo."

06 May, 2012

End:Civ

Con il documentario End:Civ, Resitere o Morire, apprentemente calmo e pacato, Franklin Lopez lancia in realtà un messaggio molto forte. Secondo Lopez il problema per cui le grandi corporation continuano a distruggere il pianeta ed a condannare definitivamente a morte il nostro futuro senza di fatto trovare alcuna resistenza da parte della popolazione è dovuto al fatto che i cittadini demandano ad altri, ad esempio istituzioni organizzate come Greenpeace la risoluzione dei problemi dell'ambiente senza rischiare nulla in prima persona. In realtà, spiega Lopez, ogni qualvolta la rivolta popolare viene istituzionalizzata in un gruppo importante, questo può essere tenuto agevolmente sotto controllo dal potere. Il potere può negoziare con Greenpeace ed ogni altra organizzazione ufficiale di attivisti così come in passato il Governo Britannico negoziò con Gandhi l'uscita dall'India,  facendo cessare le rivolte, ma mantenendo in realtà saldamente nelle mani il controllo dell'economia indiana dietro le quinte. Nel momento in cui la rivolta si organizza il potere può manipolarla negoziando con i vari leader i quali prima o poi cederanno ad un compromesso. Lopez ci ricorda che in passato per abolire la schiavitù od il nazismo i cittadini non esistarono ad infrangere la legge personalmente, rischiando del proprio. Solo agendo personalmente ed individualmente, od in piccoli gruppi che come tali non possono essere controllati, e continuando ininterrottamente, sino a quando non sia raggiunto l'obiettivo, la popolazione potrà finalmente liberare il mondo dalla "End:Civ", la Fine della Civiltà. Un invito insomma ad agire come "Cani Sciolti".
"Se struprassero tua madre, come reagiresti ?" si ascolta in un passaggio, "Bene, stanno stuprando la madre di tutti noi, la madre terra, cosa intendi fare ?"
Qui di seguito il link alla versione integrale. (In Inglese)

05 May, 2012

Costo Elettricità nel Mondo

Pubblichiamo il costo dell'energia elettrica nei diversi paesi del mondo, aggiornati al 2011 ed in centesimi di dollaro per Kw/h. Non è una sorpresa che l'Italia figuri nei primi posti, ma in generale tutti i paesi Europei fanno pagare l'energia molto salata. Facendo qualche conto si scopre che gli abitanti delle Tonga (Le più care) pagano una bolletta ben 70 (!!!)  volte superiore a quella dei "colleghi" delle isole Salomone (Le più convenienti). Oppure che un Italiano con una bolletta di 100 Euro al mese, in Thailandia pagherebbe solo 12,70 Euro ...
Isole Tonga    57.95
Danimarca      40.38
Germania       36.48
Brasile        34.18
Filippine      30.46
Belgio         29.06
Olanda         28.89
Italia         28.39
Irlanda        28.36
Svezia         27.10
Spagna         27.06
Australia      25.00
Ungheria       23.44
Cile           23.11
Singapore      22.83
Gran Bretagna  21.99
Finlandia      20.65


Francia        19.39
Nuova Zelanda  19.15
Croazia        17.55
Cina           16.00
Turchia        13.10
Israele        12.34
USA            11.20
Canada         10.78
Peru           10.44


Dubai          07.68
Malesia        07.42
Jamaica        07.35
Taiwan         07.00
Vietnam        06.20
Argentina      05.74
Sudafrica      05.37
Thailand       04.46
Islanda        03.93
Pakistan       02.06
Iran           02.00
Isole Salomone 00.84

Lista dei Film sul "Cambio di Vita"

Nel Web si trovano ormai innumerevoli liste di film divise per sottoargomenti, ovvero invece della semplice divisione tra "drammatico" o "comico", si raggruppano insieme tutti i film che riguardano un certo argomento molto specifico.  Per fare un esempio, si può creare una lista di tutti i film che riguardano il tema dell'adozione di un bambino. Ci è sembrata quindi una buona idea, dato l'argomento del nostro blog, quella di creare una lista di tutti i film la cui trama si sviluppa intorno al tema di un cambio di vita radicale, semplicemente desiderato o realizzato che sia. Inizieremo con una breve lista, ma abbiamo bisogno anche del vostro aiuto di lettori, che potrete inserire, anche in forma anonima, tutti i vostri suggerimenti, semplicemente cliccando su "commenti" in fondo a questo articolo ed inserendo i titoli di film che avete visto e che riguardano appunto il tema del "Cambio di Vita". Non preoccupatevi per la trama, inserite solo il titolo al resto ci pensiamo noi. Qualora non esistesse la versione italiana del film, inserite il titolo originale. Qui di seguito una prima lista. Tra parentesi: Regista, Anno, Genere. Aspettiamo i vostri contributi per completare sempre di più l'elenco.


MACHINE GUN PREACHER (Marc Foster - 2011 - Drammatico)
La vera storia di Sam Childers, un motociclista ex-spacciatore che si trasferisce in Sudan e diventa un crociato per centinaia di bambini rapiti e obbligati  a diventare soldati della Resistance Army. Childers ha istituito un orfanotrofio per dare casa a 200 bambini e ha poi ha formato una milizia per proteggerlo e recuperare gli altri bambini rapiti. E' tuttora in Sudan.


- NELLE TERRE SELVAGGE (Sean Penn - 2007 - Drammatico)
La pellicola racconta la vera storia di Christopher McCandless, un giovane benestante che rinuncia a tutte le sue sicurezze materiali per immergersi all'interno della natura selvaggia dell'Alaska. Toccante.


- THE BEACH - (Danny Boyle - 2000 - Drammatico)
Richard è un turista americano in cerca di avventure in Thailandia. In un albergo di Bankok fa la conoscenza di un mezzo folle che gli parla di un'isola segreta e paradisiaca facendogli  dono di una mappa del posto. Richard (Di Caprio) trova questa isola (Phi Phi Island) insieme ad una coppia di giovani francesi e la prima impressione che lo travolge è quella di aver realmente incontrato il luogo più bello ed incontaminato del mondo. Non sarà così.


- MOLLO TUTTO - (José Maria Sanchez - 1995 - Comico)
Il salumiere Franco Giacobetti (Renato Pozzetto) oppresso da una famiglia a carico e dagli strozzini decide di mollare tutto e fuggire in Tunisia, ma si ritrova nei guai. Tornato in Italia, in compagnia di un piccolo tunisino, fa i conti col razzismo strisciante degli italiani. Commedia sentimentale, con messaggio antirazzista incorporato. 


- MARRAKECH EXPRESS - (Gabriele Salvatores - 1989 - Drammatico)
Film capolavoro di Salvatores che racconta la storia di 4 amici persi di vista da tempo che si ritrovano per andare a tirare fuori di prigione un amico comune (Rudy) che pare sia stato arrestato in Marocco perchè trovato in possesso di droga. Nel viaggio tra Milano e Marrakech succede di tutto e alla fine giunti in marocco scopriranno che l'amico li aveva ingannati ...  Film sull'amicizia, l'avventura, la fuga verso la libertà, sostenuto da una sceneggiatura ben congegnata.


- MOSQUITO COAST - (Peter Weir - 1986 - Avventura)
Laureato, con moglie e quattro figli, fugge dalla vita moderna per rifugiarsi in un tratto incontaminato di costa dell'America Centrale, acquista un villaggio e riesce a costruire persino un macchinario che fabbrica il ghiaccio. Harrison Ford interpreta il personaggio di un uomo di buona volontà che l'ideologia spinta al fanatismo trasforma alla fine in un violento. Film che pone l'accento sul conflitto tra uomo occidentale e natura vergine. Pur irrigidito nella sua tesi, emoziona e avvince.

29 April, 2012

Fulltimers Map

Pubblichiamo oggi una mappa di Spagna e Portogallo che vi servirà per identificare le zone più adatte alla sosta prolungata o alla vita permanente in Camper. Ma iniziamo da considerazioni più generali. Se vi basate sulla situazione italiana per decidere se vivere in camper o meno è probabile che abbandoniate in fretta il progetto. In Italia purtroppo è fortemente diffusa quella sciagurata mentalità secondo cui tutto deve essere trasformato in business. Se non c'è un guadagno per qualcuno, nessuno fa nulla. L'idea che un comune possa offrire un area GRATUITA dove lasciar sostare i camper, magari con una toilette pubblica ed un lavabo è nel nostro paese considerata assurda. Fanno eccezione come sempre le regioni italiane centrali, in particolare Toscana ed Umbria, che accolgono i camperisti molto volentieri. Nel resto d'italia purtroppo il camperista è sempre costretto ad appoggiarsi a campeggi privati superaffollati e costosissimi. Mi è capitato in Puglia di vedere campeggi con tariffe di 30 Euro al giorno. Cifre anacronistiche e fuori dal mondo se pensate che ormai in Internet per quelle cifre vi trovate una stanza in albergo, e per molto meno potete affittare un appartamento. Oltretutto i campeggi dovrebbero essere destinati alle tende ed alle roulottes che per legge possono sostare solo all'interno di un campeggio. Il camper è un mezzo nato proprio per potersi svincolare dai campeggi, in quanto essendo dal punto legislativo un veicolo a tutti gli effetti, in linea teorica può sostare in qualsiasi parcheggio destinato agli autoveicoli. Dico in linea teorica perché purtroppo alcuni sindaci, emettono continuamente ordinanze che vietano la sosta ai camper nel loro comune. Sappiate che queste ordinanze sono illegali e potete impugnare eventuali multe. Ad ogni modo più esperto del sottoscritto per quanto riguarda il territorio italiano è senz'altro Riccardo, fulltimer abruzzese, che tiene il sito http://www.vivereincamper.com/ e che spero possa presto regalarci una mappa dei luoghi italiani più adatti alla sosta prolungata in Camper. Per quanto mi riguarda, fin da subito mi sono orientato verso l'estero, un pò perché conoscevo molto bene la Francia come viaggiatore, ed un pò perché volevo cambiare aria. Voglio dirlo subito. Il paese europeo IDEALE per ogni camperista fulltimer, meteo a parte, sarebbe la Francia. Dico sarebbe, perché purtroppo in Inverno la Francia è troppo fredda, e l'unica zona a clima temperato, ovvero la Costa Azzurra, è anche l'unica zona della Francia dove purtroppo i camper sono malvisti e quindi da evitare. Per il resto la Francia è caratterizzata da migliaia di aree gratuite, spesso dotate di toilettes e alcune anche di prese elettriche gratuite ! Ditemi voi se in italia è possibile che un comune vi lasci usare una presa di corrente, cui potreste attaccare anche una stufetta o qualche elettrodomestico che consuma molto, e per diversi giorni, senza chiedervi di pagare nulla ... In Italia questa è fantascienza. In Francia no. Anche se ultimamente la presidenza Sarkozy (altro pupillo che fa gli interessi delle Banche) sta devastando lo stato sociale introducendo nel contempo nuove regole, restrizioni ai cittadini, migliaia di autovelox etc..   e alcuni francesi fulltimers mi hanno espresso la loro preoccupazione circa la costante riduzione di offerta di servizi gratuiti ai camperisti. Ad ogni modo la situazione è ancora ottima in confronto agli altri paesi e potremmo dire che praticamente in ogni comune francese anche il più piccolo e sperduto troverete quasi certamente un'area di sosta, una fontana per l'approvvigionamento dell'acqua (Spesso gratuita, a volte dietro esborso di un piccolo contributo di uno o due Euro) e un tombino per lo scarico di acque grigie e nere. Insomma girare per la Francia in camper è facilissimo ed è un piacere assoluto. Senza contare che la Francia, conosciuta ai più solo per Parigi e per altre grandi città, è in realtà tutta da scoprire nel "Countryside",  in quelle centinaia di villaggi medievali, sparsi quà e là, ricolmi di cascate di fiori, che sembrano usciti da una favola. Ovunque voi vi fermerete in francia con il vostro camper sarete bene accolti. Anche perché, non nascondiamolo, i Francesi hanno capito che ogni camperista che si ferma qualche giorno in un luogo, sicuramente acquisterà il pane, il cibo in generale, e contribuirà a mantenere vivi quei piccoli negozietti che fanno sempre più fatica a reggere la concorrenza della grandi catene alimentari. (Spero che qualche sindaco italiano legga e recepisca ...). In questo senso vi esorto, nel limite del possibile (anche se so che a volte è più comodo e conveniente andare al supermercato), a voler sostenere i piccoli commercianti durante i vostri spostamenti. Soltanto garantendo a noi stessi la pruralità dell'offerta, possiamo difendere al tempo stesso la nostra libertà. Per ogni commerciante che chiude bottega, noi consegniamo un pezzo della nostra libertà ai potenti che gestiscono ormai tutto dalle Banche, alle Assicurazioni, all'Energia, alle grandi Catene Alimentari. Ma non divaghiamo. Usavo all'inizio il condizionale, perché come ho accennato la Francia ha un clima invernale rigido e quindi se è perfetta in primavera e autunno, durante i mesi invernali i Fulltimers migrano verso la penisola iberica. La mappa che ho postato all'inizio dell'articolo mostra le coste Spagnole cui ho sovrapposto tre colori. Le zone in Rosso, sono le zone in cui non è consigliato fermarsi, vuoi per problemi di sicurezza, vuoi per mancanza di aree o per particolari restrizioni delle autorità. Nelle zone in Giallo ci si può generalmente fermare ma le zone adatte sono poche. Le zone in Verde sono quelle in cui troverete la maggior parte dei Fulltimers in sosta e che offrono un'ampia scelta di luoghi dove fermarsi anche per lungo tempo. Naturalmente sto parlando di sosta libera, ovvero gratuita. È chiaro che se vi trovate in una zona rossa ed è già tardi, potete sempre, anzi dovreste in questo caso, fermarvi in un regolare campeggio risolvendo il problema. Per quanto mi riguarda mi sono sempre fermato in campeggio in Catalunya, la regione che va dall'inizio della costa spagnola fino a Tarragona. La polizia catalana non permette la sosta libera dei camper e se vi scova vi appioppa una bella multa. Va detto che lo fa a ragion veduta in quanto la sosta libera dei camper in Catalunya è piuttosto pericolosa, e non sono pochi i fulltimers che mi hanno raccontato di essere stati derubati, persino mentre dormivano nel camper e senza accorgersi di nulla. Nel resto della Spagna faccio invece sempre sosta libera senza alcun problema. Puô capitare che la polizia faccia sgombrare di tanto in tanto una spiaggia, quando i camper cominciano a diventare troppo numerosi, ma lo fa sempre in modo garbato e senza dare multe. Noterete che ho raccomandato in verde la zona che va da Cartagena fino a San Jose. E' senza dubbio la zona migliore per cercare il vostro "posto al sole". Questa zona era l'ultima zona rimasta della Spagna risparmiata dalla speculazione edilizia. Qualche anno fa si stava partendo in pompa magna a costruire e cementificare gli ultimi chilometri di costa incontaminata, senonché la crisi economica ha fortunatamente congelato tutto. Incontrerete decine di cantieri fermati a metà dell'opera, centinaia di abitazioni e resorts finiti ed abbandonati, ma la maggior parte della costa è ancora intatta ed è diventata si può dire, il paradiso invernale dei Fulltimers. In particolare da Ottobre a Gennaio, complice il clima secco, quasi desertico e quindi la quasi totale assenza di piogge che invece spostandosi verso est ovvero in direzione del Portogallo, diventano in questi mesi dell'anno, sempre più frequenti ed addirittura giornaliere superata Cadiz. A fine Gennaio però le cose cambiano perché le piogge in Algarve si riducono drasticamente e molti fulltimers preferiscono spostarsi dalla costa sud-orientale della Spagna all'Algarve ovvero la costa meridionale del Portogallo che ho anche segnato in Verde sulla mappa. Da Febbraio sino a Giugno si può stare in Algarve dove il clima rispetto alla Spagna è più mite e con una minore escursione termica tra il giorno e la notte. Inoltre i forti venti atlantici consentirebbero anche di sopportare il caldo estivo se non fosse che a giugno iniziano ad arrivare tonnellate di turisti e quindi la polizia fa sgomberare i camper che si sposteranno verso l'interno del Portogallo e su, sempre più su fino ai Pirenei tra la Spagna e la Francia. Ma questo è un altro capitolo.