22 September, 2012

I Meccanismi della Manipolazione Mentale

Tempo fa parlammo del "software" che ci è stato inserito nella mente fin dalla nostra nascita, una serie di istruzioni, informazioni e convinzioni preconfezionate che sentiamo come "nostre" come frutto di un nostro ragionamento ma in realtà ci sono state inoculate in mala fede con il preciso scopo di incanalarci verso una certa direzione. Mi accorsi per la prima volta di avere questo "software" innestato nella mente la prima volta che feci un viaggio negli Stati Uniti. Quando scesi dall'aereo e cominciai a girare per le strade mi accorsi che quello che vedevo intorno a me era assolutamente diverso da quello che mi ero immaginato e di cui ero assolutamente convinto. Insomma, nella mia mente gli Stati Uniti dovevano essere in un certo modo, con le automobili squadrate e lunghe, gli uomini vestiti con jeans, giacca e cappello da cow boy, le donne bellissime e sexy. Quello che mi trovavo davanti era invece completamente diverso. Non più bello o più brutto, ma semplicemente diverso, totalmente diverso. Cosi' mi fermai a riflettere e chiesi a mé stesso da dove nascesse la convinzione che gli Stati Uniti dovessero essere in un certo modo. La risposta era semplice: Dalla Fiction. Le centinaia di Film e Telefilm ambientati negli USA che avevo guardato nel corso della mia esistenza avevano creato dentro la mia mente una immagine che avevo finito per considerare "reale", dimenticandomi che un Film è una bugia, una ricostruzione, una illusione. Ma come diceva qualcuno, una bugia ripetuta all'infinito diventa una verità. E cosi' realizzai che se non fossi mai andato personalmente negli Stati Uniti, nella mia mente sarebbe rimasta per sempre una immagine falsa che io invece consideravo vera. Così, continuando mel mio ragionamento, pensai a chissa quante altre informazioni nella mia mente erano false, ma non avrei mai avuto  il tempo di verificarle e avrei continuato a considerarle vere ... Quelllo fu per me il momento del "Deja Vu" il momento in cui la macchina (il mio cervello) si rese conto per la prima volta della presenza di un "software"condizionante. Adesso vi farò un esempio per farvi capire come siamo condizionati da informazioni false. Se vi chiedessi se siete in grado di descrivermi come avviene una operazione chirurgica in un ospedale, la maggior parte di voi mi risponderebbe affermativamente, di avere un'idea di come avviene una operazione chirurgica. E invece vi sbagliate perche quasi nessuno di voi ha mai assistito personalmente ad una operazione chirurgica. Quello che avete nella mente è una serie di immagini mescolate di Film o Documentari di quello che avviene in una sala operatoria, ma non immagini reali, perché a meno che non siate medici, è improbabile che abbiate mai assistito personalmente ad una operazione chirurgica. Applicate questo ragionamento a qualsiasi cosa, a qualsiasi argomento e vi renderete conto che la realtà, o meglio ciò che avete nella mente che considerate realtà è soltanto un'insieme di immagini ricostruite, false, diffuse con lo scopo di trasmettervi una finta realtà preconfezionata. Pensate ad esempio alla guerra. A meno che non siate soldati, la vostra idea della guerra è un minestrone di immagini tratte dai telegiornali ed altre tratte dalla Fiction. Tutta roba creata, mixata, montata in studio. Ed anche quandanche foi foste soldati, avreste un'idea reale soltanto di quello che avviene nel vostro campo d'azione, mentre quello che avviene nella "stanza dei bottoni" dove i mandanti della Guerra prendono le decisioni, lo immaginereste prendendo a prestito le immagini che avete visto in qualche Film. Potremmo affermare quindi che poiché non disponiamo del tempo necessario per verificare di persona la maggior parte delle informazioni che riceviamo, ne consegue che l'80 o 90% di quello che crediamo di sapere è in realtà falso. E' una verità scomoda da accettare, direi addirittura sconvolgente, ma è così. Ed è necessario passare attraverso lo smarrimento  per giungere alla liberazione. Nel momento in cui vi accorgete del vostro "Software" e tentate di cancellarlo, siete come un computer a cui viene formattato il disco rigido, siete "persi", smarriti, senza linee guida, senza sistema operativo. Ma riuscirete a resistere perché il vostro Bios, le istruzioni di base della vita non si perdono mai. Sono il vostro "core", la vostra anima, la vostra essenza primordiale, chiamatela come volete. Liberati del software ed in contatto con la vostra essenza sarete pronti per la "rinascita". Nell'interessante documentario di un'ora che vi propongo oggi, Alan Watt spiega nel dettaglio i meccanismi della manipolazione mentale. Da non perdere. Il documentario è sottotitolato in italiano.


15 September, 2012

Backpacker ... :-)


IPSE DIXIT - Alexis De Tocqueville

Può accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro – In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell’abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare. Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri. Se poi un individuo abile ed ambizioso, riesce ad impadronirsi del potere, in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po’ (o finga) di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l’ordine anzitutto ! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell’ordine, è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all’altro può presentarsi l’uomo destinato ad asservirla.  Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei suoi affari privati, i più piccoli partiti possono impadronirsi dei loro diritti. Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo, delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio, di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un popolo.

Alexis De Tocqueville

06 September, 2012

Il Punto di Rottura

Tutti gli oggetti hanno un punto di rottura, un punto oltre il quale non si può andare. L'oggetto resiste, resiste, resiste a tensioni infinite, eppure quel giorno applichi uno spolvero di forza in più, e l'oggetto si rompe. E non torna più come prima. E' accaduto qualcosa di irreversibile. Anche le persone hanno un punto di rottura. Un momento in cui passano dalla PRESUNZIONE che qualcosa non va, alla CONSAPEVOLEZZA che qualcosa non va. E' un processo da quale non si torna indietro, perché in quell' istante preciso in cui passiamo dalla presunzione alla consapevolezza, un meccanismo lento ma inesorabile si mette in moto e non possiamo più fermarlo. Quando questi punti di rottura sono numerosi e simultanei ci troviamo di fronte ad una rivoluzione. E' un meccanismo di autodifesa della società. Chi sta sopra, i Signori del mondo, conoscono molto bene questo meccanismo e infatti sfruttano una nostra qualità, che però in questo caso diventa un difetto: La Flessibilità. I Signori sanno che se loro infilano un coltello nella carne solo pochi millimetri, e poi lasciano rimarginare la ferita, la vittima si calmerà e loro potranno infilarlo ancora altri pochi millimetri e così via sino alla completa introduzione della lama. E' cosi' che sono riusciti a farci accettare cose che non avremmo mai accettato normalmente. Pensate alle privatizzazioni. Pensateci bene. Ma come abbiamo potuto accettarle ? Ora ci siamo talmente abituati che quando arriverà l'ultima, la più terribile, l'arma letale, ovvero la privatizzazione dell'acqua potabile, (In realtà in Giappone si è già andati oltre e c'è la distribuzione lungo i marciapedi di Ossigeno a pagamento) probabilmente dopo qualche flebile protesta accetteremo anche quella. Siamo talmente abituati a farci frustare, che una frustata in più non ci fa più effetto, perché siamo devitalizzati, incapaci di reagire, convinti che il governo, sia un entità esterna del quale avere timore e non una organizzazione pagata da noi, e quindi al nostro servizio come è nella realtà.

Vi racconto un po' come è andata la privatizzazione della telefonia. La SIP l'azienda di Stato, aveva speso milioni e milioni delle nostre amate lire per costruire tutte le infrastrutture (cablaggi, megacentrali etc..) che servivano a costruire la spina dorsale della comunicazione del paese. L'azienda era pubblica e nonostante i costi enormi di gestione era in attivo, ossia riusciva persino a guadagnare. Ora, pensateci bene, quando una azienda pubblica guadagna, voi cittadini state guadagnando perché l'azienda è pubblica e quindi quel denaro entra nelle casse dello Stato che sono le vostre casse. Voi pagavate la bolletta alla SIP e quei soldi entravano nelle casse dello Stato che quindi  poteva poi usare quei soldi per servizi pubblici e tutto quanto serviva. Insomma quando voi pagavate una bolletta alla SIP, stavate pagando una bolletta a voi stessi. Non è importante ora stabilire se fosse più cara o meno cara della bolletta che pagate ora. E' importante capire che quei soldi che voi spendevate per la bolletta vi rientravano poi sotto forma di altri servizi. Oggi pagate una bolletta a Cececom, o Infobill o Cicitu o Quaraquaqua, e dove finiscono i vostri soldi ? Sui conti correnti di qualcuno che neanche conoscete. Lo capite dove sta l'inganno ? Ma torniamo a monte. La SIP esisteva, e funzionava bene. Ad un certo punto la tecnologia fa passi da gigante e abbatte completamente i costi di manutenzione. Dalle grandi centrali con megavalvoloni che richiedevano un sacco di lavoro, si passa a minischede elettroniche grandi come un fazzoletto che costano uno sputo e gestiscono milioni di numeri telefonici. In quel momento la SIP abbattendo enormemente i costi avrebbe cominciato a fare profitti da capogiro che sarebbero entrati nelle casse dello Stato, oppure essendo una azienda di stato avrebbe potuto scelto di diminuire drasticamente il costo delle bollette telefoniche. In entrambi i casi voi cittadini ci avreste guadagnato (Meno tasse, o Bollette meno salate). Qualcuno però che sempre sorveglia queste cose e fiuta gli affari si presenta alla SIP e dice sostanzialmente: "Adesso che c'è da guadagnare, il business lo voglio fare io". Insomma quando la VOSTRA azienda avrebbe cominciato a guadagnare fior di soldoni, qualcuno l'ha ceduta ai privati. Così ha sempre funzionato e così continuerà a funzionare. Vi siete, ci siamo, fatti fregare.
Insisto sulle privatizzazioni perché c'è ancora molta gente che non ha capito bene di cosa si tratti. E' come se voi abitate in un condominio che ha un grande orto dal quale prendete in vostri ortaggi ed ad un certo punto l'amministratore del condominio (Il politico) vi dice: Sapete ? Smettiamola di occuparci del nostro orto, io HO UN AMICO che può fare questo lavoro per noi. Lui si prende il nostro orto e poi passa una volta alla settimana E CI VENDE gli ortaggi. Avete capito ? Ecco tutti quegli AMICI, sono quelli a cui voi adesso pagate le vostre bollette. Le Privatizzazioni sono degli Stupri di massa, e noi abbiamo accettato di farci stuprare perché tutto è avvenuto gradualmente, quasi senza che ce ne accorgessimo. (Ci sarebbe da parlare anche dei pedaggi autostradali, altro scandalo, e dell'industria farmaceutica privata ma rimandiamo ad un post specifico).

Si parlava del Punto di Rottura. Un giorno a Fidel Castro chiesero che conclusioni aveva potuto trarre dopo tutti questi anni di "Esperimento Socialista". E lui rispose più o meno che aveva capito una cosa molto importante. Piu o meno la risposta fu questa: Ho capito in questi lunghi anni che c'è una parte della popolzione, forse il 10%, forse anche di più, che non si accontenta di avere come gli altri, vuole avere di più. Sono individui che non accettano di essere uguali agli altri. Non è per questioni di merito, o perché effettivamente fanno di più degli altri, semplicemente ritengono di avere più diritti degli altri. Sono individui da tenere sotto controllo."  Ora, io non so come definire queste persone, Avidi ? Prepotenti ? però tutti noi nel corso della nostra vita li abbiamo incontrati. La prima persona che mi viene in mente ed è un semplice esempio è una signora in un palazzo dove abitavo che parcheggiava la sua auto di fronte al portone di ingresso, dove le altre auto facevano manovra. Disturbava terribilmente perché costringeva tutti i condomini a manovre estenuanti pur di riuscire ad uscire. Il Parcheggio a disposizione era solo ad una quarantina di metri ma lei imperterrita parcheggiava per comodità di fronte al portone per evitare di camminare quei quaranta metri come facevano invece educatametne tutti gli altri condomini. Non c'è mai stato verso di farle cambiare idea. Riunioni condominiali, intimazioni, diffide, .. Per un pò si adeguava e dopo un mese riprendeva a metterla davanti al portone. Non era una persona facoltosa o con una professione particolarmente importante, del resto non sarebbe cambiato nulla, si sarebbe dovuta adeguare comunque. Però non lo faceva e non lo ha mai fatto. Questo è un esempio preso dalla mia vita reale. Questa è la tipologia di persona descritta da Fidel Castro. Ora, fino a quando queste persone sono delle vicine di casa che parcheggiano male l'auto, la cosa ha delle conseguenze ancora limitate. Il problema è che queste persone esistono in tutti gli ambienti ed in tutti gli ambiti e quindi anche dove non dovrebbero essere. Nei luoghi di potere. Anzi, proprio a causa della loro determinazione, e della loro idea malata di avere più diritti degli altri, queste persone finiscono spesso con l'accumulare potere e decidere le sorti delle altre persone. Tempo fa uscì un interessante documentario che sosteneva proprio questa tesi. Ovvero che i Signori del mondo, quelli che hanno inventato ed organizzato il capitalismo, che comprano i politici e che hanno ridotto il pianeta nello stato in cui è adesso, altro non sono che degli psicopatici, non molto differenti da quegli individui che dipendono dal gioco d'azzardo. Ritengono di avere più diritti degli altri, e mai sazi di potere e di denaro continuano ad agire in modo da accrescere senpre di più il gap, la distanza di potere tra loro e chi sta sotto di loro. Non c'è logica, ecco perché non la si trova. Così come non c'è logica nel dipendente da gioco d'azzardo. E' un comportamento compulsivo che non risponde a nessuna logica.

Questo tipo di individui esiste anche nel mondo animale. Molti etologi hanno osservato in diverse specie individui estremamente prepotenti che tendono ad accaparrarsi la maggior quantità possibile di cibo e di potere sul gruppo. Dal punto di vista evolutivo questi individui, riuscendo ad accoppiarsi più degli altri, rischierebbero di rendere la specie sempre più aggressiva. Ecco che però, e qui torniamo al punto da cui siamo partiti, la società animale ha anch'essa un Punto di Rottura. Ad un certo punto gli individui "calmi" del gruppo, che fino a quel momento accettavano la situazione, improvvisamente si organizzano e con dei veri e propri "blitz" attaccano gli individui prepotenti e con scontri anche violenti li allontanano definitivamente.

C'e sempre un Punto di Rottura. Negli oggetti, negli animali, nell'uomo.